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Autocisa e Centropadane, nuove aste in vista; e Virgilio rilancia: “Prima il sì alla Cremona Mantova, poi la valutazione costi-benefici”

Creato il 08 luglio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Autocisa e Centropadane, nuove aste in vista; e Virgilio rilancia: “Prima il sì alla Cremona Mantova, poi la valutazione costi-benefici”

Il gruppo Gavio, tramite la sua partecipata e controllata Salt (Società autostrade Liguria e Toscana), ha presentato sinora l'unica offerta per l'acquisto delle azioni degli enti locali dell'autocamionale della Cisa. Entro il 15 luglio alle 12 però gli interessati alla trattativa privata potranno presentare offerte migliorative rispetto a Gavio, per il pacchetto del 4% circa degli enti locali, messo in vendita, per convenzione con gran parte delle amministrazioni locali interessate (compresa la Provincia di Cremona), dalla Provincia di Massa e Carrara. Autocisa ha presentato il progetto della Tibre, che coincide per un tratto con la Cremona Mantova. L'amministrazione provinciale di Cremona il 22 luglio alle 10 metterà all'asta il suo 15% di Centropadane, società che controlla Stradivaria, la proponente della Cremona Mantova. E Gavio ha già acquistato recentemente altre azioni di Centropadane. Il Comune di Cremona ha ugualmente messo in vendita le sue azioni dell'Autocisa (poche, lo 0,01% rispetto allo 0,04 circa della Provincia), non però in convenzione con la Provincia di Massa e Carrara. Ad oggi anche il Comune di Cremona riceverà l'unica offerta sinora presentata, quella di Salt (Gavio).

Gavio potrà accorpare - ecco uno scenario plausibile - in una sola gestione varie tratte autostradali (Brebemi, Centropadane, Tibre, Parma La Spezia, sp 19....) spalmando il suo indebitamento. Prospettiva che dipende dalla risposta europea alla domanda se si costruirà la Tibre e quando. In assenza di una soluzione all'enigma della Tibre la Cremona Mantova aspetta. Il comitato contro per la Tibre ferroviaria e la decadenza della Cremona Mantova, da sostituire con il raddoppio della linea ferroviaria, ha già programmato un nuovo incontro a Gussola la sera del 15 luglio, Comune dov'era sindaco l'assessore di Casalmaggiore Giovanni Leoni. Più di dieci Comuni e una vasta rete di associazioni si oppongono alle due autostrade, ma la politica di oggi non può essere condannata a prescindere quando esistono atti amministrativi in vigore ormai da vari anni.

Il Partito democratico non può semplificare il discorso come i comitati e neanche pensare di uscire dalla storia della Lombardia ponendo a un tratto una questione di principio. Occorre fare i conti con vent'anni di sconfitte alle elezioni regionali e di vittorie del centrodestra che di autostrade come la Brebemi non si pente proprio.

Spicca quindi ma va inserita in un contesto di lunga durata la presa di posizione dell'assessore del Comune di Cremona Andrea Virgilio (urbanistica), che si differenzia dai consiglieri regionali del suo partito, il Pd, per una questione procedurale e un'altra di sostanza. Secondo Virgilio, il Partito democratico doveva prima dichiarare se è giusto realizzare l'autostrada Cremona Mantova, e poi porre la questione, inevitabile, del rapporto costi benefici, posta anche dalla Lega Nord con Federico Lena. Un partito che voglia dimostrare piena affidabilità e linearità deve tenere la posizione assunta nel corso degli anni, se non succedono eventi particolarmente gravi. Sulla Cremona Mantova il consigliere del Ncd Carlo Malvezzi ha potuto esprimere la propria meraviglia nei confronti del Pd, che ha sostenuto per anni la necessità dell'infrastruttura, già autorizzata da una Valutazione d'impatto nazionale, da accordi con associazioni di categoria, da prospettive di collegamenti infrastrutturali (porto di Mantova, Nogara Mare, intersezione con la ferrovia a Piadena) e proiezioni degli effetti delle emissioni inquinanti sulla salute della popolazione. Se l'autostrada in teoria era strategica, quanto al progetto aggiornato, che cosa dimostra oggi che ora non lo è più? C'è il problema del rapporto fra costi e benefici, che Virgilio pure dice di dover considerare. In Regione infatti il mantovano Marco Carra (Pd) ha chiesto e ottenuto un tavolo di confronto accolto dall'assessore alla mobilità Alessandro Sorte: si valuteranno flussi di traffico (in aumento nel 2014 e nei primi due mesi del 2015, come riporta il bilancio consolidato 2014 di Centropadane) e sostenibilità economica e ambientale dell'infrastruttura, condizionata però un'ipotesi: si farà o no la Tibre autostradale, che per 9 km coincide con la Cremona Mantova? Secondo Malvezzi e il centrodestra la questione del consumo di suolo non va applicata a un'autostrada che ha già ottenuto la Via nazionale. La maggioranza del consiglio regionale ha bocciato la mozione dei cinque stelle e il pd ha votato astenuto: per Virgilio occorreva un voto favorevole.

Nemmeno Virgilio, quando si tratta di valutare costi e benefici, contraddice il gruppo regionale Pd che i dati aggiornati li vuole vedere assieme alla concessionaria, ma l'assessore cremonese vuole dare il messaggio che l'autostrada rimane strategica. Luca Burgazzi chiede invece più coraggio nel dichiarare che "prima di costruire qualsiasi infrastruttura bisogna chiedere quale modello di sviluppo bisogna portare avanti" (le due dichiarazioni integrali). Ma anche in questo caso Burgazzi non ribalta il discorso. Il Partito democratico non ha pregiudizi contro una valutazione ambientale strategica che discuta di una programmazione ad ampio respiro. Una programmazione regionale o anche di più Regioni richiederebbe molto lavoro, partendo però da analisi già svolte da enti locali e Regioni. Anche la mozione Pontiggia chiederà in consiglio comunale a Cremona di costruire l'autostrada, non senza però la sostenibilità ambientale ed economica.


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