Autocoscienza

Creato il 16 gennaio 2012 da Povna @povna

Sesta ora di un lunedì qualunque: i Merry Men religiosi aspettano l’arrivo di Mickey Mouse (che invece si fa attendere) e la ‘povna, con la scusa del cambio della guardia, si trattiene volentieri a chiacchierare insieme a loro.
Detersivo alla mano, Weber strofina i banchi (e poi pure la cattedra), passando di lèna ovunque la pezzuola. La ‘povna – appollaiata come al solito – si sposta, volta per volta, più in là, di conseguenza, scacciata dalla vis pulitoria del suo alunno più strano.
Intanto, ne approfitta, tra una risata e un aneddoto, per fargli un po’ la predica, perché il pagellino di Weber è stato un campo di battaglia, e la ‘povna teme che poi diventi troppo tardi per riuscire a migliorare.
“E così mercoledì avete compito?” – gli domanda, tautologica.
“Eh, sì, professoressa: l’altro giorno ci ha fatto le domande; non sapevamo niente, e abbiamo fatto arrabbiare Patty Albione”.
“E dunque, Weber, ora che pensi?”
“Che vuole che pensi, professoressa, è ovvio: che mercoledì veniamo a scuola e lo facciamo”.
“Ho capito, Weber, ma sai che la domanda è un’altra. Patty Albione mi ha detto che l’anno scorso, a inglese, avevi sette. Mi spieghi per quale motivo al mondo quest’anno hai dimezzato, secca, la tua prestazione?”.
E quello ride, schietto, gli occhi intenti a togliere una immaginaria macchia:
“Beh, prof., è abbastanza scontato pure questo: perché l’anno scorso lo sguardo sul libro ce lo mettevo, almeno qualche volta. Quest’anno invece proprio non c’è verso di decidermi a studiare!”.
La classe è pulita, e viene a prenderla Mafalda. La ‘povna si avvia verso il consueto e lungo pomeriggio. E intanto ripensa a questo affascinante dialogo. E ride, ride, ride, ride.