La recente morte di Amy Winehouse mi porta a voler scrivere un post sul perché molti artisti decidano di autodistruggersi.Gli animali sono portati alla sopravvivenza, ma alcuni uomini e donne non possiedono questo istinto. Forse si sono dimenticati come si fa a sopravvivere, non se lo ricordano più.Oppure forse non è stato insegnato a loro.Nell'arte si insegna la tecnica, ma non l'arte della sopravvivenza e con questo non sto dicendo "Il più forte mangia il più debole." Non è il più forte a sopravvivere, ma quello che riesce a usare appieno le sue doti e qualità.L'arte e l'autodistruzione sono così vicini tanto che il confine che li separa è così labile. Nell'arte si distrugge per poter creare, ma spesso quest'azione la si porta anche nella vita mancando però un fondamentale passo ovvero quello della trasformazione. E' un po' come un atto alchemico, il Solve et coagula.Prima ho parlato di istinto, ma spesso neanche l'istinto non riesce a distinguere le trappole ingannatrici. Basti pensare al mondo animale.E a volte ciò che conduce alla morte è l'inconsapevolezza. Non sai che quel gesto ti può portare la morte anche quello più pericoloso. Pochi vogliono veramente morire consapevolmente.Un animale ferito spesso decide di amputare la parte debole, ma non lo sa che lo condurrà alla morte.Non è tanto l'alcol o la droga ad uccidere, sono solo dei mezzi. Ad uccidere veramente è la solitudine o meglio a condurti allo spegnimento totale e spesso quando ci si rende conto di questo è troppo tardi. Oppure è proprio toccando il fondo che si vede l'unica luce quella che ti conduca alla vita, quella autentica, senza illusioni però poi ci si deve ricordare di questa luce, è così flebile, ma ci vuole coraggio per questo.Razionalmente potremmo dire: "Ma come fa a non sapere che così muore?". La ragione è l'ultima cosa che viene in mente in quei casi oppure lo sa con la testa, ma poi prosegue con gli atti autolesionisti e questo non è una cosa esclusiva solo delle persone famose, ma anche di quelle comuni però la fama stessa è una forma di pazzia. E così le scarpette rosse continuano a far ballare coloro che inconsapevolmente decidono di calzarle conducendole alla morte.
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