12° numero di Autopsie, rubrica dedicata all'analisi di racconti e romanzi neri e horror. Questa volta il coroner del Posto Nero è la scrittrice Alda Teodorani, che si è occupata di sezionare Psycho di Robert Bloch
Stato del cervello: la tramaCosa non si fa per i soldi! Mary Crane, segretaria di un’agenzia immobiliare, ruba 400.000 dollari per scappare dalla città in cui vive e ricongiungersi con l’uomo che ama. Bloch riesce a farci immediatamente provare una grande simpatia per Mary, lacerata tra la sua onestà di fondo e il suo bisogno di cambiare la sua vita, che le fa compiere un’azione di cui si potrebbe pentire amaramente, specie perché durante la sua fuga decide di fermarsi in un certo motel...
Stato del cuore: il pathos, l'atmosferaIl silenzio, che rimbomba nel vuoto delle vite dei protagonisti, è espresso dall’autore tramite una narrazione secca, asettica, tramite la solitudine e l’isolamento che avvolgono tutti i personaggi: la morte pare essere una specie di fine ultimo, auspicabile e desiderabile. La mummificazione del corpo e dell’anima è paradossalmente l’unico modo di tenere vivi i sentimenti.
Stato dello stomaco: il sangue, il contenuto splatterÈ un doppio pathos, quello di Psycho, tutto giocato sui misteri che vanno a spezzarsi più che svelarsi. La finta protagonista viene sostituita dall’anima tormentata di un uomo che non ha più desideri se non quello di commettere atrocità, nella cui vita l’amore non trova più nessuno spazio se non nell’interno impagliato di un cadavere.
Stato dei polmoni: i personaggiPiù sanguinario del celebre film omonimo, a cui è impossibile non pensare quando si parla di Psycho, il romanzo gioca tutto sull’uccisione di personaggi a cui già ci siamo affezionati: uccisioni efferate, compiute da un essere senza scrupoli e divorato dalla follia. Ancora oggi, nonostante siano passati tanti anni, il libro fa impallidire molti insipidi narratori contemporanei sedicenti noiristi.
Stato del fegato: il soprannaturalePiù che un horror, definirei Psycho un thriller orrorifico. Come molte commistioni, la miscela finale ha un fascino notevole. Un elemento soprannaturale è a mio parere presente ma appena accennato. Cosa resta (oltre al cadavere) della madre di Norman? Io percepisco la sua essenza, una specie di fantasma malefico, che trama tra le mura della vecchia casa.
Causa della morte: la sintesiSi tratta di un capolavoro assoluto, di cui non si deve perdere la traccia. Geniale, profondo, resta conficcato nell’anima come un coltello.
Profilo dell'ospite
Alda Teodorani: Ha spaziato tra vari generi letterari tra cui l'horror, il giallo, l'erotico. All'attività di scrittrice affianca quella di traduttrice. Fin dai suoi esordi, nel 1990, ha determinato la sua vena "splatter" scrivendo sceneggiature di fumetti. Ha pubblicato racconti in antologie, quotidiani e riviste. Ha esordito pubblicando il racconto Non hai capito in "Nero Italiano, 27 racconti metropolitani" - Oscar Mondadori. Con Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli e Marcello Fois ha fondato il Gruppo 13. Si è poi trasferita a Roma, dove vive oggi e dove dove sono ambientate alcune delle sue opere. I suoi racconti hanno ispirato i film di Appuntamenti Letali (2006), DVD realizzato con il patrocinio del portale Filmhorror, comunità di film-maker indipendenti. Insegna scrittura alla Scuola Internazionale di Comics di Roma. Tra i suoi romanzi: Giù, nel delirio (Granata Press, 1991); Le Radici del male (Addictions, 2002) ; Belve (Addictions, 2003); La Signora delle torture (Addictions, 2004); Incubi (Halley Edizioni, 2005); Bloody Rainbow (Hacca, 2006); I sacramenti del male, Mondadori (collana Il Giallo Mondadori 2008). Suoi racconti sono pubblicati in diverse antologie da Stampa Alternativa, Einaudi, Giallo Mondadori. Sito Web
Il Libro: Le Radici del Male (Addictions)Un fotografo e il suo folle amore per la "pittrice degli incubi"... un serial killer, e il gusto di uccidere per uccidere... un commissario, alle prese con il Male e con il suo personale tormento... Un viaggio oscuro, fino al fondo dell'animo umano, là dove stanno le Radici del Male che danno il titolo al libro