L’altro giorno ho discusso con un evangelico a proposito del blog di Giacinto Butindaro su cui ho scritto un articolo poco tempo fa. Gli ho sottoposto i miei dubbi sulle contraddizioni della Bibbia che il furbo pastore non solo evita di riconoscere, ma addirittura rigira a piacimento per i suoi bassi scopi, imponendoli al gregge che lo segue belante zelante.
Incalzato dalla logica, alla fine ha gettato la spugna, passando alle accuse.
Perché è questo quello che fa chi sa di aver torto: distoglie l’attenzione, cambia argomento, ti mette in cattiva luce e ti scredita con argomentazioni che, anche fossero veritiere, non alterano in alcun modo il valore e la veridicità di quello che stai dicendo; si aggrappa a tutto ed è pronto a inventare, pur di ostracizzarti ed evitare il dialogo. È paraculaggine bella e buona. Una mia ragazza fece lo stesso con me, una volta.
«Amore che fai a letto col vicino? E col postino? E col mio migliore amico?» le chiesi incredulo mentre salutavo gli altri tre, bravi ragazzi. «Sei sempre a lavoro!» mi disse. Ci rimuginai a lungo quella notte, in ufficio.
Ma alla fine me ne sono fatto una ragione.
E ho abbandonato il discorso con l’evangelico.
È impossibile portare avanti pacificamene una discussione con qualcuno tanto ottuso, ignorante e cocciuto, mi sono detto riferendomi a me stesso . E sono andato a farmi sua moglie.
-m4p-