Oggi pomeriggio presto mi è capitato di vedere delle riproduzioni dei dipinti di Antonio Ligabue (nato Laccabue). Li guardavo negli occhi, nello sguardo e mi vennero in mente gli autoritratti di Frida Kahlo: quasi lo stesso sguardo fermo e deciso, quasi stessa posizione di tre quarti che cela e allo stesso tempo mostra. Poi qualche minuto fa mi dicevo che questi autoritratti assomigliano a quelli di Vincent Van Gogh.I tre pittori sono accomunati da un senso di follia anche se per quanto riguarda Frida Kahlo si tratta perlopiù di vedere il proprio corpo, invece che la mente, che si sta martoriando e non si può far niente per fermare questo processo.Solo la pittura li ha potuti elevare e ha saputo racchiudere in quello sguardo qualcosa di vivo e che non si spegnerà mai.
Adesso facciamo un gioco ovvero
Trova le differenze
Un'altra assomiglianza che avevano è che erano chiamati naif, una denominazione per definire quelli che non hanno studiato e sono autodidatti.Naif è un termine francese che significa "ingenuo" in senso dispregiativo.Che stronzate!
Questi "ingenui" sono andati molto più avanti di alcuni che hanno studiato. Questi "ingenui" amavano la loro arte anche a costo di morire con essa e non approvavano molto il lato mondano della pittura.
Ecco qual è la forza dei "naif"