Tuttavia la speranza non è durata, ed è sfociata di nuovo in rabbia, prevedibile almeno per me, in quanto si sa che se da una parte la colpa della classe politica avuta fino ad ora, è stata quella di aver giocato sporco con la fiducia degli Italiani, dall’altra è anche quella di aver spinto una buona parte degli stessi ad adattarsi al loro modus operandi. Rendendoli maggiormente propensi alla fede, piuttosto che alla ragione. Ma il quadro della situazione, che per molti è tutt’ora oscuro, dall’alto del mio pessimismo è più chiaro di quanto non lo sia mai stato (ed ultimamente il pessimimo ed il realismo viaggiano sullo stesso binario, chissà perchè). Accadimenti ciclici, che ad ogni elezione si verificano esattamente nella medesima maniera, e che si dividono nei soliti 3 stadi:
- L’hype da cambiamento pre-elezioni.
- La delusione da mancato cambiamento.
- I belati di chi non arriva a fine mese.
E sia chiaro, non che gli M5S fossero sinonimo di garanzie, seriamente, quanti negli ultimi anni si sono resi disponibili nel mettere in atto rivoluzioni, che successivamente non si sono verificate? Non pochi, e si sa, la sindrome di San Tommaso prima o poi colpisce. Ma perlomeno rappresentavano la novità, il mai provato prima, il “forse è la volta buona”, anche se qualcuno dall’alto della sua conoscenza dirà che era troppo tardi per cimentarsi in “prove su strada” dell’ultimo minuto, viste anche le pietose condizioni in cui stiamo versando, ma non avendo alternative valide, a mio parere non era possibile fare altrimenti.
E quindi ricapitolando:
Vittoria per il PD, con il 41,2% di voti con gli 80 euro di promessi alla popolazione con basso reddito. Fallimento dei M5S, con il 21,4% di voti e la sicurezza titanica di Grillo sulla sua stravittoria. Ma a parte questo, leggendo un po in giro per la rete ci si può failmente imbattere in due linee di pensiero contrapposte:
- La prima sicura, anzi certa che il governo Renzi sia l’ennesima carta truccata, con il solito contorno di fumo negli occhi (i sopracitati 80 euro), e con ritorno alle urne verso Ottobre.
- La seconda fiera di non aver votato M5S, un po per la perdita di senatori avutasi nel corso degli ultimi tempi, e un po per alcune dichiarazioni di Grillo circa la sua determinazione nel portare avanti le proprie idee, che sono quindi risultate essere tutt’altro che concrete.
E tutto questo con il semplice risultato di aver spinto i più logici a fare le valigie e cambiare aria. Quindi ora la mia domanda è la seguente: Quale delle 2 situazioni per voi appare più attendibile? E come pensate sia meglio agire in questo poco gioioso momento? Come sempre a voi la parola.
Avanti tutta o ancora dietrofront?