La situazione è apparentemente normale. Una cena fra nuovi conoscenti, gente, gente comune. Eppure colgo uno sguardo, una parola, lo capisco subito ormai ed evito finché posso di dire la mia, perché non conosco freno. Inutile. E via. Andiamo. Vaghiamo fra le bellezze dei luoghi comuni, fra la piena convinzione politica, fra le teorie più insulse e disparate dette a bocca piena, quando il cibo è lì, pronto per esser servito dritto in faccia. E io ci provo, ci provo sempre a mettermi nei panni di chi sta dall'altro lato, ma non esiste rimedio, non per questo contagio.
"Mah sì, che è bello arzillo, è anche simpatico, ha doti da cabarettista, e poi noi paghiamo quarant' anni di governi di sinistra -ah si?-, lui è il male minore, c' ha i soldi e di sicuro non ci ruba i nostri".
Il punto è che una vera argomentazione non esiste, il punto è che le parole non ci sono.
"La prima cosa che ho insegnato a mio figlio è il saluto fascista" - "sono stata indagata per la 488, ma ne sono uscita pulita, sai" - "ah, scrivi? ma allora mio cugino è tuo collega, si, quel giornalista coglione di sinistra".
Certo, anche io a mio figlio insegnerò il saluto romano, lo crescerò nel culto di Cesare, ché non è per nulla anacronistico e di sicuro esalterò le glorie dell' illegalità, anzi meglio del mancato funzionamento della giustizia e dei provvedimenti a favore delle leggi ad personam. Eh sì, farò una scelta politica verso chi vuole abolire l' ordine dei giornalisti "rossi", o meglio flaggherò la casella di chi sostiene nelle piazze l' abolizione del valore legale della laurea, perché così avrò un pezzo di carta in più che mi sarà utile sul cesso. Non opterò per la scelta civica che ci ha fatto pagare l' imu, perché se il messia (oggi e sempre sia lodato) ha deciso di togliere l' ici allora si trattava una tassa superflua, non serviva ai conti pubblici. No, no, lo confesso, la mia preferita è lei, senza dubbio. Perché lo trovo innovativo e democratico voler tagliare lo stivale, incredibilmente creativo inneggiare alla xenofobia e penso sia geniale sviluppare in un piccolo posto del pianeta le dinamiche "del sud del mondo". Gente, non abbiate paura, perché la "sinistra" è sulla buona strada per perder le elezioni anche stavolta.
E sono esperienze che ti cambiano, che ti lasciano qualcosa, che ti insegnano che non sei fatta per le cene con ospiti a sorpresa.
Ave. Ave Ignoranza!