Avere 18 anni è un problema

Creato il 24 aprile 2013 da Edizionialtravista

Ex alunno del Liceo Giulio Cesare di Roma pubblica un romanzo sul suo ultimo anno di scuola e lo dedica ai professori che l’hanno bocciato

“Una grande soddisfazione, che dire. Quando iniziato a scrivere il romanzo, mai avrei pensato di vederlo pubblicato”. Con queste parole Luigi Giorgi, classe 1989, ha salutato l’uscita del suo primo romanzo, Avere 18 anni è un problema.

Il ragazzo, studente di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l’università Luiss Guido Carli, non è estraneo al mondo della scrittura. Nel 2011, ha vinto la sezione under 25 della seconda edizione del Premio Letterario Coppedè, e nel 2012 il premio “Penne Giovani” del concorso 100 righe per la Magliana.

Nel suo romanzo, l’autore descrive le novità, gli stupori e la routine che un ragazzo, appena maggiorenne, si trova ad affrontare. In particolare, si sofferma sul rapporto con i genitori, con i professori, con gli amici e con l’altro sesso.

Avere 18 anni è un problema è stato pubblicato dalla Fermenti, una casa editrice romana di dimensioni non certo eccessive, ma che in un mondo come l’editoria è riuscita a farsi prepotentemente spazio riuscendo a pubblicare anche nomi non celebri.
“Prima della Fermenti” continua Giorgi “altre case editrici a cui avevo mandato il romanzo mi avevano inviato dei contratti di pubblicazione. Ognuna di queste, però, inseriva nel contratto una clausola che mi imponeva il pagamento di più di mille euro. Con la Fermenti questi problemi non ci sono stati”.

Con un linguaggio scorrevole e senza peli sulla lingua, il giovanissimo autore, in appena centoventidue pagine, ripercorre la strada dell’anno più significativo del liceo, l’ultimo. Leggere parole scritte non da un adulto che guarda con nostalgia al passato, ma da una persona che dai diciotto anni ci è uscita da pochissimo rende questo romanzo diverso da molti altri.

L’autore, bocciato agli esami di maturità svoltisi nell’anno scolastico 2007 2008, inserisce tra i ringraziamenti conclusivi i suoi professori del Giulio Cesare. Essi hanno infatti il merito di avergli insegnato quanto chi abbia il coltello dalla parte del manico possa veramente fare come gli pare, anche quando la ragione si trovi da tutt’altra parte.

Non nasconde, tuttavia, la sua soddisfazione per i traguardi raggiunti nel campo della scrittura, nonostante le continue insufficienze rimediate in Italiano.

Per info»»»

  • Autore: Luigi Giorgi
  • Editore: Fermenti Editrice
  • Anno: 2011
  • Pagine: 122
  • Formato: Brossura

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