A.v.e.r.e.t.r.e.n.t.a.n.n.i.

Da Strawberry @SabyFrag

Ok. Non è che sono tornata dalle vacanze con due anni in più. Anzi direi di sentirmi più adolescente di prima. Ma proprio questa sensazione mi ha fatto pensare al post di Bruna, a cui con grande ritardo rispondo solo ora. Bruna sul suo blog ragiona sull’avere o essere sulla soglia dei famosi trent’anni con uno sguardo al passato, quando eravamo bambini e guardavamo i trentenni come uomini e donne con una loro vita adulta a tutti gli effetti, e uno sguardo al presente, dove i trentenni siamo noi e adulti non lo siamo ancora mai stati in fondo. Per leggere le osservazioni di Bruna sul tema vi rimando al suo blog, dove troverete anche una lista di cosa a suo parere significa avere 30 anni oggi. Infine Bruna chiede il nostro contributo, con un elenco personale dei punti su cosa significa per noi essere arrivati ai -enta.

Fresco di vacanze, il mio cervellino ci riflette su. E questo è il risultato:

 

- Leggi questo fumetto di ZeroCalcare e ti ritrovi in ogni singola vignetta

- Guardi in tv una classifica delle più belle canzoni estive del 1998 e realizzi che non solo le ricordi tutte a memoria, ma anche che quelle sì che era musica! (no, non è vero… cioè in fondo si… vuoi mettere in confronto a Alfonso Signorini di Fedez?)

- Non sai assolutamente chi sia Fedez finché non senti per caso in  radio Alfonso Signorini… e anche lì rimani perplessa…

- Dopo anni di Converse e scarpe rigorosamente basse, ti ritrovi a non disdegnare un po’ di tacco anche per un tranquillo aperitivo tra amici

- Bere una birra seduta per terra in piazza ti fa sentire sempre molto gggiovane, ma le sedie e poltroncine del locale di fianco appaiono all’improvviso così seducentemente comode…

- Dopo un seratone, la ripresa fisica e mentale non è più veloce né automatica… e il giorno dopo diventa il momento ideale per una tisanina, altro che “bevici su, che l’ammazzi così l’hangover!”

- Vedi Lorenzo Jovanotti e la prima cosa che ti viene in mente è L’ombelico del mondo, Un raggio di sole, Ragazzo fortunato, Serenata rap… poi ascolti Estate e capisci che lui ha scoperto la fonte della giovinezza e che di quella giovinezza lui te ne regala sempre un po’ (Lorenzo for president!)

- Parli con un’amica di Modena City Ramblers, di Baustelle, di Afterhours, ecc. e il sedicenne accanto ribatte con Moreno, Gué Pequeno e (ancoraaaaa!) Fedez

- Realizzi che il tuo slang gggiovane in realtà per i ragazzi di oggi  è come parlano i vecchi…

- I programmi di Dmax e Real Time come nuova religione, specie quelli di cucina

- Non uscire più il sabato sera perché in giro ci sono solo sbarbatelli

- Fare un giro all’Ikea sembra sempre un ottimo piano per il weekend, non più per il gelato a un euro o per il guanto da forno e le presine da condividere con i coinquilini ma per prendere le misure per quando, prima o poi, avrai una casa tua da arredare, finalmente, come più desideri

- Desiderare di arredare casa

- All’improvviso il volume della musica è troppo alto

- Fare le 6 del mattino è più una sfida con se stessi che la naturale conseguenza di un’uscita tra amici

- “Amore?” “Eh?” “Mi sa che dobbiamo prenotare una visita dall’oculista…”

 

E voi cosa ne pensate? Avete una lista sui sintomi dei 30 anni? Se vi di mettervi alla prova, passate dal blog di Bruna e prelevate il banner e poi sfogate la vostra “trentennità”!


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