La pianta di avocado era già nota nel periodo precolombiano ed è originaria del centro America: Antille, Guatemala, Messico. Al giorno d'oggi l'avocado è diffuso in Florida, California e America Latina; è possibile trovarlo anche nell'area Mediterranea in Spagna e Israele. Nel nostro paese, sebbene nel sud Italia l'ambiente sia piuttosto favorevole alla crescita dell'avocado, le sue coltivazioni sono riconducibili a pochi ettari. L'albero di avocado può raggiungere i venti metri di altezza, i fiori sono piccoli e numerosi. Essendo poco appariscenti, sono raggiunti dagli insetti impollinatori, questo determina una produttività piuttosto bassa. I frutti sono di colore violaceo o verde e hanno una polpa ricca di grassi dalla consistenza burrosa. La pianta dell'avocado si adatta molto bene a climi tropicali e subtropicali, ma anche temperati. Nelle zone particolarmente soggette a vento, dovranno essere utilizzate delle opportune protezioni.
La coltivazione della pianta di avocado non presenta particolari difficoltà. Il suo accrescimento è decisamente rapido: può raggiungere le stesse dimensioni di una pianta di arancio o di limone, di più di dieci anni di età, in soli tre anni. Solitamente le piantine in fitocella vengono messa a dimora a primavera, in autunno o a fine inverno. Attualmente, la tendenze quella di interrare le piantine distribuite in spazi iniziali di 5x4 metri, per passare successivamente a spazi di 5x8 metri. In questo modo è possibile sfruttare al meglio la superficie di coltivazione, durante il primo periodo, aumentando il rendimento per singolo ettaro, diminuendo al contempo i costi di produzione. Gli interventi di potatura richiesti dalla pianta di avocado sono molto limitati: la prima volta andranno eseguiti dopo diversi anni e, successivamente, solo in modo sporadico per sfoltire la chioma. I costi per la realizzazione dell'impianto sono paragonabili a quelli di un agrumeto, lo stesso vale per le necessità idriche, i costi di produzione, invece, sono decisamente inferiori.
Le varietà botaniche di avocado sono tre: guatemalteca, antillana e messicana. Le diverse varietà si distinguono per alcuni caratteri dei germogli, che sono di colore bronzato-viola nella guatemalteca e verdi nella antillana e nella messicana, e che sono contraddistinte da un tipico profumo di anice solo nella messicana. Tuttavia, nelle varietà coltivate attualmente, tali differenze sono molto meno marcate, dal momento che si tratta di ibridi. Le piante di avocado maggiormente diffuse per la coltivazione, anche se i loro fiori sono ermafroditi, hanno la caratteristica di essere totalmente o quasi incapaci di auto fecondarsi. Dal punto di vista della fecondazione, le piante di avocado possono essere distinte in due tipologie complementari: è necessario avere la presenza di entrambe per garantire la riuscita della produzione. Le varietà che solitamente vengono commercializzate sono: la Hass caratterizzata da buccia ruvida di colore verde scuro, considerata la migliore dal punto di vista del sapore; la Nabal, dal sapore delicato con la buccia spessa e la forma tondeggiante; la Ettinger e la Fuerte, le più comuni dalla sottile buccia verde brillante e dalla forma allungata.
Le varietà di avocado più precoci iniziano a dare i primi frutti tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, quelle più tardive possono arrivare a fine produzione intorno a marzo - aprile. Prendendo in considerazione una coltivazione di avocado di tipo Hass, la quantità di frutti prodotta, per ettaro, può andare da un minimo di dieci a un massimo di venti tonnellate. A seconda della varietà, il peso dei frutti va dai duecento ai cinquecento grammi. Il frutto è maturo al punto giusto quando, esercitando una lieve pressione con le dita, risulta essere morbido al tatto. L'avocado è utilizzato solitamente più come ortaggio che come frutto vero e proprio. La polpa può essere condita con sale, pepe e aceto, a seconda dei gusti, al condimento può essere aggiunta della salsa aurora, della maionese, o della senape, assieme a uno spicchio d'aglio. La polpa di avocado può essere tagliata a dadini per essere aggiunta agli ingredienti di un'insalata mista, oppure, data la sua cremosità, essere spalmata direttamente sul pane.