Siamo con Leonardo Boselli, animatore di “Mille e Una Avventura”, progetto di narrativa interattiva iniziato qualche anno fa, ma che ha ripreso vigore nelle ultime settimane, grazie ad un rinnovato interesse per il genere che si sta manifestando in Rete, soprattutto dopo l’uscita di “Darkiss” – avventura vampiresca scritta da Marco Vallarino – e alla maturità dei mezzi tecnici, che consentono approccio nuovo alla costruzione delle storie.
Ci è sembrato interessante vedere cosa ne sarebbe saltato fuori. Si tratta dell’idea di riproporre le “antiche” avventure testuali (AT) in una forma più moderna a cavallo tra gioco e narrativa on-line.
Ma cosa sono le Avventure Testuali?
Le AT, ora chiamate “narrativa interattiva”, sono giochi che hanno avuto la loro massima diffusione nella prima metà degli anni ’80. Nate con l’avvento dei primi personal computer (ZX Spectrum, Commodore 64) sono state apprezzate da un pubblico di appassionati, in un tempo in cui la grafica computerizzata non trovava grandi supporti a causa dell’hardware limitato. Allora leggere del testo sul monitor e guidare le azioni di un giocatore mediante semplici comandi scritti con la tastiera era per molti un’attività accettabile.
Alcune software house hanno basato la loro effimera fortuna su un’utenza non vastissima ma assidua. Purtroppo, nel giro pochi anni, l’avventura commerciale delle AT ha compiuto la sua parabola, soppiantata largamente dalle avventure grafiche o da generi ludici ancora meno impegnativi e più accattivanti.
Comunque, negli anni ’90 fino ai giorni nostri, la narrativa interattiva ha avuto un seguito, anche se non commerciale. Inoltre, sono stati sviluppati e continuamente aggiornati gli ambienti necessari per “programmare” questo genere di giochi. Un esempio di ambiente di sviluppo è Inform7.
Il progetto di “Mille e Una Avventura” nasce proprio dalla capacità di Inform7 di creare avventure fruibili on-line, grazie all’aiuto di un programma in javascript (Quixe) che non richiede di installare un interprete di AT sul PC del giocatore. Inoltre, per mezzo di librerie aggiuntive, scritte da appassionati, è stato possibile convertire l’output di Inform7 dall’inglese nativo all’italiano. La fruibilità dell’avventura diventa così più immediata, per merito anche di un’interfaccia in cui le parole chiave divengono link da cliccare e l’aggiunta non invadente di immagini e suoni.
Il giocatore/lettore si trova quindi a leggere un testo, e a cliccare su quello stesso testo per approfondire delle note, far proseguire la storia, scegliere delle alternative, far compiere operazioni complesse ai personaggi o al proprio alter-ego protagonista della storia stessa.Per il momento sul sito è disponibile “Aladino e le Perle di Saggezza”, un’avventura vecchio stile con enigmi da risolvere, condita con un minimo di ironia, e presto ne saranno disponibili altre.
Si tratta di un vecchio/nuovo modo di leggere che riprende le “antiche” AT, fa l’occhiolino agli e-book, e va ben oltre i libro-game. Insomma, un’esperienza da provare per scoprire qualcosa di nuovo e appassionarsi, per poi magari scrivere personalmente nuove e appassionanti AT.
Consigli per chi voglia ideare un’avventura testuale?
Scrivere di narrativa interattiva è molto diverso dallo scrivere un racconto tradizionale. La scrittura ha importanza, ma non è sufficiente pensare a un intreccio che avvinca il lettore e lo tenga legato al testo pagina dopo pagina. Occorre invece far credere al lettore/protagonista che la storia proceda in una certa direzione grazie alle sue scelte. Un consiglio perciò è questo: non è così importante che nell’avventura ci siano enigmi complicati, dei veri rompicapo (come avveniva nelle avventure del passato), ma piuttosto è necessario ideare un mondo vivo e reattivo che faccia credere al lettore di essere davvero il protagonista della storia. Non è facile ottenerlo, ma è l’obiettivo che al giorno d’oggi ci si deve prefiggere. Ma il consiglio più importante è quello di giocare alcune delle avventure più quotate in italiano e in inglese degli ultimi dieci anni per scoprire cos’è stato fatto, cosa resta da fare e trovare uno spazio per la propria creatività.
Cosa deve fare uno scrittore per partecipare a Mille e Una Avventura?
Seguire i tutorial presenti sul sito per verificare se si è in possesso dei requisiti tecnici necessari. Dopodiché lanciarsi nella scrittura per vedere quello che ne esce fuori. Anche se il lavoro non farà parte del progetto “Mille e Una Avventura”, l’autore sarà comunque entrato nel club ristretto ed esclusivo degli scrittori di avventure testuali in italiano.