I Gillespie di Jane Harris
Non sono, però, i padiglioni dove si celebra il grandioso spettacolo dell'Esposizione, né le numerose serate mondane che ne rallegrano gli eventi, ma le strade di Glasgow, con il loro giocoso andirivieni di cappelli e parasoli e i loro marciapiedi così pullulanti di forestieri, a offrire a Harriet Baxter l'opportunità della sua vita, la svolta che ne determina il destino.
Durante una passeggiata in una giornata insolitamente calda, Harriet soccorre una distinta signora di circa sessant'anni stramazzata al suolo per un malore sconosciuto. Qualche giorno dopo si ritrova a onorare l'invito, elargito in segno di riconoscenza per il suo bel gesto, a casa dei Gillespie, la famiglia della donna soccorsa. Un appartamento di gente non povera, ma di certo non navigante nell'oro a giudicare dall'incerata sul tavolo lisa in più punti e da tazzine e piattini sbreccati. Un appartamento in cui si aggirano Elspeth, l'esuberante madre del padrone di casa che impartisce ordini puntualmente inevasi; Mabel, la figlia di Elspeth inacidita per essere stata abbandonata sull'altare; Kenneth, il figlio belloccio tormentato da un segreto inconfessabile; Annie, la dolce moglie del padrone di casa alle prese con l'educazione di due figlie, le ristrettezze economiche e una irrisolta vocazione artistica; le due bambine, la piccola, deliziosa, timida Rose e Sybil dallo sguardo freddo e inflessibile; e, infine, nelle rare occasioni in cui osa mettere il naso fuori dal suo studio-soffitta, il padrone di casa, Ned Gillespie, un giovane, geniale pittore dai tratti meravigliosamente regolari e piuttosto avvenenti, e una punta di tristezza negli occhi blu oltremare.
L'incontro con Ned Gillespie risulta fatale per Harriet Baxter. In lei si fa strada la convinzione, che si muta poi in una missione e, infine, in una vera e propria ossessione, di dover salvare Ned Gillespie. Salvarlo dalla sua indigenza, che gli impedisce di dare libero sfogo alla sua creatività, e salvarlo dalla sua turbolenta famiglia che minaccia di soffocare il suo talento.
Una convinzione che, come ogni ossessione, trascina inevitabilmente dietro di sé l'ombra della tragedia.
L'autrice:
Hanno detto del romanzo:
- «Un romanzo stupendo con un'eroina che ammalia e sorprende».
Tracy Chevalier
- Il nuovo, acclamato romanzo dell'autrice delle Osservazioni, una magnifica opera sul «lato oscuro della vita vittoriana»
Financial Times
- «Dopo Le osservazioni, Jane Harris ha scritto un'altra opera in stile vittoriano, ricca di eventi e con una narrazione che corre come un treno ad alta velocità e fa venire la pelle d'oca».
Catherine Taylor, The Telegraph
- «L'incipit dell'intelligente secondo romanzo di Jane Harris non fa presagire quanto la storia si tinga di nero in seguito. E come emerga dal profondo, come una sfumatura leggera, una nota impetuosa e inquietante».
Carol Birch, The Independent
- «Come in un film di Hitchcock, ogni dettaglio qui ha una sua ragione».
Daisy Goodwin, The Sunday Times
- «Sarebbe sbagliato svelare troppo della trama dei Gillespie. Basterà dire che si tratta di una narrazione avvincente, immensamente godibile e ricca di suspense».
Daisy Goodwin, The Times
- «La Glasgow del 1888 era una città culturalmente molto ricca. Ospitò l'Esposizione Internazionale e fu la casa degli influenti Glasgow Boys, gruppo di artisti ai quali Jane Harris aggiunge una figura fittizia: il carismatico Ned Gillespie, artista ambizioso ma povero, padre di famiglia affettuoso e oggetto ignaro dell'affetto della protagonista narrante del romanzo, Harriet Baxter.
Un romanzo costruito abilmente, che parla di arte e in cui nulla è come sembra».
Allison Kelly, The Times Literary Supplement
Titolo: I Gillespie
Titolo originale: Gillespie and IAutore: Jane HarrisEditore: Neri PozzaPagine: 512Isbn: 9788854502468Prezzo: €18,00Data di pubblicazione: Gennaio(??) 2012
C'era una volta un fiumedi Bonnie Jo Campbell
L'autrice:
Hanno detto del romanzo:- «L'odissea e il terrore, l'avventura e la straordinaria bellezza di Margo Crane, uno dei personaggi letterari per i quali ci ricorderemo di questi anni».
Laura Kasischke
- «Bonnie Jo Campbell ci racconta i gesti, i pensieri e i sentimenti di Margo con una precisione ammaliante: lo sparo di un fucile, il dolore di un muscolo che rema contro corrente, il peso di un uomo sul suo corpo di ragazza... Un romanzo magnifico, destinato a provocare ed estasiare il lettore».
Booklist
- «Mark Twain possiede i fiumi d'America, e gli scrittori che si avventurano in quelle acque sono obbligati a riconoscere il suo predominio. Il romanzo di Bonnie Jo Campbell, che narra di un'adolescente in fuga sui corsi d'acqua del Michigan, rende omaggio al bardo del Mississippi, ma lo fa magnificamente».
The Wall Street Journal
- «Bonnie Jo Campbell è una poetessa, una cantastorie dalla voce potente».
Entertainment Weekly
- «Una meravigliosa parabola americana sulle conseguenze del nostro ideale preferito: la libertà».
New York Times Book Review
Titolo: C'era una volta un fiumeTitolo originale: Once upon a riverAutore: Bonnie Jo CampellEditore: Neri PozzaPagine: 368Isbn: 9788854505704Prezzo: €17,00Data di pubblicazione: Gennaio(??) 2012