A un certo punto decisi che bastava così. Questa fissa toglieva un sacco di spazio a letture d'altro genere che in fin dei conti trovavo, e trovo tuttora, un po' più stimolanti. Anche perché agli investigatori e ai detective ricorrenti nei romanzi dei vari autori era troppo facile affezionarsi rimanendo invischiati nella trappola della continuity. Quindi smisi di comprare thriller e gialli promettendomi di recuperarne uno di quando in quando tra quelli già acquistati (diverse edizioni economiche tra Giallo Mondadori, I maestri del thriller Piemme e gli allegati ai quotidiani).
A parte Ellroy che per me gioca proprio in un altro campionato e la classicissima Christie della quale un giorno completerò l'opera omnia, l'unico autore che decisi di continuare a seguire fu Michael Connelly, lui, il suo detective Harry Bosch e le sue altre creature. Anche con lui continuo ad osservare la regola dell'uno ogni tanto. Quando però mi capita di riprenderlo in mano non mi pento di aver scelto Connelly tra tutti, i suoi libri sono tra quelli capaci di imprimere una velocità di lettura pazzesca nel lettore, portandoti a concludere libri anche voluminosi nel giro di pochi giorni. Almeno a me fa questo effetto.
Avvocato di difesa è il libro con il quale Connelly fa esordire Mickey Haller, nuovo personaggio ricorrente che andrà ad affiancare Harry Bosch nella produzione dello scrittore di Philadelphia. All'apparenza questo è uno di quei romanzi nei quali una volta carpiti gli elementi principali nella prima fase del libro il lettore ha la possibilità di immaginarne gli sviluppi futuri con buona probabilità di indovinarne diversi. Nel mio caso ammetto che Connelly è riuscito almeno in parte a depistarmi riservandomi quindi qualche sorpresa anche nel finale.
Mickey Haller è un avvocato dedito a difendere piccoli delinquenti, prostitute, bikers ed elementi di questo tipo. Gli affari girano bene ma ancora manca nella sua carriera il colpo grosso che potrebbe fargli fare un salto di qualità, opportunità che si presenta quando il ricco immobiliarista Louis Roulet viene accusato di aggressione, tentato stupro e tentato omicidio e sceglie proprio Haller come suo avvocato difensore. Insieme all'investigatore e amico Raul Levin l'avvocato tenterà di ricostruire la vicenda in modo da trovare la via dell'assoluzione per il suo cliente. Ma ovviamente le cose non fileranno del tutto lisce...
E' un bel legal thriller questo Avvocato di difesa che può rivaleggiare con i migliori Grisham e che mette in campo un altro protagonista interessante. Haller è un avvocato privo di scrupoli solo fino a un certo punto, disprezzato da poliziotti e legali dell'accusa per la sua difesa al sottobosco criminale, ha comunque le qualità morali per riuscire a mantenere un buon rapporto con le sue due ex mogli e con la piccola figlia Hayley. Uno degli spunti più interessanti del romanzo è proprio la gestione della propria coscienza da parte di un uomo abituato a rovistare, seppur legalmente, nel lerciume e quella del differente stato d'animo con il quale ci si rapporta di fronte a un innocente e a un colpevole.
Connelly è in grado di infondere alla sua scrittura quel giusto ritmo che porta a leggere un capitolo, un altro e poi un altro fino a rendersi conto di aver praticamente terminato il libro in pochi giorni. Per chi ama il genere sicuramente uno scrittore da seguire.