..colloqui. Questa volta non sono neanche vestita “da avvocato” niente tailleur o abiti grigio topo. Indosso i jeans e una camicia lilla. Ormai sono scoraggiata, lo so che lo studio legale è solo un luogo di lavoro, lo so che non è un club med o un circolo della briscola. Ma perché deve essere frequentato solo da personaggi infidi, cinici e falchi tiratori. magari questa volta è uno studio “normale”. In effetti, esiste uno studio normale? “Buongiorno, avevo un appunt...”- “Aspetti lì arriviamo subito.” In un lampo la ragazza è sparita. Mi guardo intorno. L’ingresso è atipico è un open space con tante scrivanie divise da divisori in plastica semitrasparente. Mi sembra un ufficio da film americano. Solo un po’ più malandato, sul muro c’è un pezzo di intonaco venuto via ed un vetro della finestra ha una scheggiatura di 20 centimetri “protetta” con lo scotch. La ragazza torna ha lo sguardo severo e non riesco a capire se sia la segretaria o un avvocato, potrebbe avere venti anni o trenta o quaranta. E’ assolutamente indefinibile. Mi fa strada è mi fa entrare in una stanza enorme con all’interno solo una scrivania, due sedie e una poltrona gigante su cui è seduto un uomo, un incrocio tra Vin Diesel e Lucio Dalla (buonanima), indossa una polo gialla, pantaloni neri ed infradito. Insomma uno con uno strano aspetto. “Ste’…la ragazza per il colloquio”. Se non fosse per la nebbia da sigaretta, la situazione promette bene, clima informale, e abbigliamento “casual friday” anche se oggi è martedì. “Buonasera, io ..”- non faccio nemmeno in tempo a presentarmi che l’avvocato “Ste’” inizia a monologare. Parte con una lunga dissertazione sul traffico diminuito sulla “circonvalla”, per poi spiegarmi perché il Kevlar resiste ad alte trazioni. Dopo circa 40 minuti, non ho mai parlato, ho annuito di tanto in tanto per cortesia ed ho buttato là qualche “davvero?” per far sembrare che il discorso mi interessasse vagamente. La ragazza è rimasta seduta a fianco a Ste’, non ride alle battute di Stè ma mi scruta serissima. Forse è lei quella che mi deve esaminare e lui serve solo per mettere alla prova la capacità di fingere attenzione del candidato? Ma all’improvviso Stè mi interroga: “che segno sei?” – “scusi, in che senso?” – “Segno zodiacale? Bilancia?- “..no.. Leone? – Ma che domanda è, ma per cosa è questo colloquio: stanno cercando un avvocato o una cartomante – che poi, al limite non è che ci sia molta differenza – Sono confusa, forse fanno parte di una setta satanica e adesso mi rapiranno e mi uccideranno…- “Leone! Lo sapevo! Doveva per forza essere così. Io vado d’accordo con il leone?” – si rivolge alla ragazza che lo guarda e serissima gli risponde “tua sorella è leone!” – Non si capisce cosa voglia dire, sua sorella è un bene o un male?- “Va beh..che c’entra quella è perché è coniglio, a proposito tu? …nell’oroscopo cinese cosa sei?”. Tocca di nuovo a me: “io.. oroscopo cinese..non saprei, non me intendo”. “Vediamo..sì, vediamo nel curriculum..millenovecen…. sei cane..ecco il perché!! Tutto chiaro, io vado d’accordo con il cane”. Ecco, io non sempre, penso tra me e me. E’ il colloquio più assurdo che io abbia mai avuto. “Ascolti, anzi diamoci del tu Fra’, per me puoi cominciare anche domani…puoi domani?” EEEHH? Mi sono persa qualcosa, non abbiamo parlato di niente di “lavorativo”. Strabuzzo gli occhi e la ragazza scrutatrice interviene “ma Ste’!!! Abbiamo fissato altri colloqui per tutta la settimana fino a venerdì“. “Eh Va beh, chissenefrega, allora tu cominci lunedì e intanto finiamo i colloqui. Ok dai, forza che c’ho da fare .. ciao allora a lunedì!” La ragazza scuote la testa e mi fa strada, ho troppe cose da chiedere che non so da dove cominciare, ma intanto lei mi ha già accompagnato alla porta.. “A lunedì, alle 9,00 allora..“. No, un momento, sempre più interdetta… sono sul pianerottolo a guardare la porta chiusa davanti a me? Ho accettato? Cosa è accaduto? Mi avranno operato e asportato un rene? Ho un lavoro?