La esile signora è un fuscellino disteso in un letto con le sbarre, per evitare che cada, mi spiega la badante. Ha una camicia da notte a righine rosa e gialle e un colletto stondato di pizzo. Tiene tra le mani un cellulare degli anni ’90, un nokia di quelli che telefonano e basta, non fanno foto, non hanno i colori, non hanno nè internet nè Ruzzle nè android. Ma se lo tiene stretto come un tesoro tra le mani secche e nodose. “Come va signora? Sono l’avvocato Francesca Schiavoni..si ricorda mi ha telefonato ieri..”-”dottoresscciaaaa, che piascere..si è voluta dischturbare…prego sci accomodi sssciulla sedia. Mi ssscuso che la ricevo così in camiscia da notte e sciul letto, mi deve perdonare…ma che volete..è la vita..”- La signora Piccioni sembra Ramses, dopo aver tolto le bende, pare abbia 200 anni, senza denti né dentiera, due occhiali con le lenti fonde e le guance solcate e scavate. Ogni parola fischia ed esce un po’ storpia. Mi racconta una storia di solitudine, di un avvocato che da conoscente del marito morto, piano piano si è insinuato, guadagnato la fiducia e ottenuto firme e deleghe bancarie di tutti i tipi ed ora, dopo il ricovero per l’infermità della malattia, è il suo amministratore di sostegno. “Ho paura di lui, avvocato Croci sci chiama, dottorescia..mi aiuti..“. Guardo la badante affinchè mi dica che la signora è matta, malata di demenza senile, che va tutto bene ma lei non può capirlo… ma la badante ha gli occhi bassi e mi dice: “dottoressa meglio che se ne vada, tra mezz’ora arriva lui..è meglio che non la trovi qui..”- Lui? l’avvocato Croci? – “si si lui, la prego, vada, torni in un altro momento..” . La badante quasi mi supplica. Molto strano. Non insisto, saluto e mi allontano. Telefono al Bessi, lui mi saprà spiegare che succede. Bessi mi conferma che Croci non è un bel soggetto, mi racconta un paio di episodi di sparizioni misteriose di beni della signora e mi chiede di aiutare la povera vecchina.
Eccomi qua, in coda al semaforo sotto la pioggia battente, mentre rifletto cosa fare. E’ per me un caso insolito. Io non so niente di amministratori di sostegno. E poi è un avvocato… potrebbero dire che la vecchina è matta..e io più di lei che le credo. Ma la badante era terrorizzata. E Bessi è una persona seria, lo conosco da dieci anni. Rimugino tra me e me e infine decido. Chiederò la revoca e la sostituzione dell’amministratore, il nuovo verificherà se il vecchio ha gestito male i beni della signora Piccioni. Il giorno dopo torno dalla signora Piccioni, ho l’atto da farle firmare, glielo leggo due volte. Lo spiego, le ripeto a cosa serve e le chiedo se è quello che vuole. Se ha capito. Se è d’accordo. Lei annuisce mentre parlo, conferma la sua volontà e firma con la mano malferma, pure la badante sembra più serena. Sono fiera di me. Ho perso due giorni di lavoro, non ho guadagnato un centesimo, ma mi pare di aver salvato il mondo dal diluvio universale. Tra due settimane ci sarà l’udienza di audizione fissata dal Giudice per capire le ragioni di questa richiesta di cambiamento…. - to be continued -