Awkward, quando il teen incontra il trash

Creato il 20 novembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

20 novembre 2013 

il Giudizio di Carlo Lanna

Diario di una nerd che vorrebbe atteggiarsi a super star

La serialità americana non smette mai di stupire. A volte ti trovi di fronte a dei capolavori dal respiro cinematografico che vengono tristemente cancellati, altre volte invece ti trovi a leggere di serie tv dall’indubbia qualità, che continuano a transitare in tv. A questo possiamo riferirci quando parliamo di Awkward (italianizzato con il titolo Diario di una nerd super-star), dramedy che con un discreto successo, dal 2011 viene trasmessa sul canale americano di MTV. Una summer series che è giunta al terzo anno di programmazione e di cui è già in cantiere una quarta. Quello di Awkward, è un fenomeno partito in sordina, ma grazie ad una massiccia pubblicità sul web, si è espanso a macchia d’olio. Ci troviamo di fronte ad un teen-drama surreale, sboccato, che affronta senza peli sulla lingua l’adolescenza di un gruppo di ragazzi.

Il tutto è così banale che non si riesce a capire come Awkward sia diventata una tra le serie più mainstream degli ultimi anni, soprattutto tramite un’accurata indagine, a non perdersi neanche un episodio non sono gli adolescenti (che migrano verso alti lidi), ma sono i poco più che trentenni che seguono il prodotto con il sorriso sulle labbra. Il motivo va ricercato nella gioia di perdersi nei ricordi di un’adolescenza ormai finita, o perché si vogliono conoscere le tendenze della nuova gioventù? Una domanda che potrebbe aprire una  vera diatriba, fatto sta che dopo aver visionato la serie (e costatato che  anch’essa porta dipendenza), non si riesce a capire il perché piace così tanto. Ci troviamo quindi di fronte al classico mistero della serialità. Awkaward è un prodotto di una qualità molto sciatta, recitato male, con una vicenda banale, con risvolti più che scontati, impreziosita però da tanta buona musica pop, un folto gruppo di attori apparentemente bellocci, e soprattutto non manca il triangolo amoroso che essenzialmente, rimane il fulcro di tutto lo show.

Awkward, una simpatica locandina promozionale

La vicenda racconta la vita di Jenna Hamilton (Ashley Rickards) un’adolescente disadattata che, dopo aver ricevuto una lettera anonima, ha un incidente nel bagno di casa sua. Date le circostanze, i genitori, il personale scolastico e perfino le amiche equivocano la situazione, pensando a un tentativo di suicidio. A causa di questo malinteso, Jenna da “ragazza invisibile” passa al centro dell’attenzione: tutti parlano di lei e la fissano quando passa per i corridoi.

Apportando modifiche al suo atteggiamento (come suggerito dalla lettera anonima) e abbracciando la sua disgrazia, acquisisce una certa popolarità tra i suoi coetanei, pur continuando a restare invisibile ad alcuni. Jenna ha anche dei problemi di cuore avendo una storia con Matty (Beau Mirchoff) il ragazzo desiderato da tutti ma con un insano vizio per la pulizia del corpo.  Matty vuole tenere assolutamente segreta la storia con la ragazza, senza immaginare che Jake (Brett Davern) sta iniziando a corteggiare Jenna. Questo è solo l’inizio della storia, dato che poi la vicenda acquisisce un ampio respiro nel corso degli episodi, con l’aggiunta di nuovi strambi personaggi e soprattutto estremizzando i suoi mille difetti.

Una serie questa che nello scandagliare vita, morte e miracoli di una gioventù che vuole crescere troppo in fretta, pecca di presunzione. MTV è del tutto consapevole che il suo giovane pubblico lo riesce a stupire con poco, ma a volte non basta una trama invitante ed allettante per fare una bella serie tv. Awkward è la serie trash per eccellenza; non è guilty plesaure, non è divertente, è solo sboccata, poco intelligente e piena (per dire pienissima) di luoghi comuni. Arrivata quindi alla terza stagione, di cui la seconda parte degli episodi è in onda in America, la serie tra sui social network, è un vero fenomeno. Sul web sono sorti veri gruppi di discussioni che, settimanalmente, si ritrovano a commentare amorevolmente e con uno sguardo spensierato, l’episodio della loro serie tv preferita. C’è chi è Team Matty (come il sottoscritto) o chi è Team Jake, sta di fatto che Awkward ha ridipinto il panorama dei teen drama. E se Jenna Hamilton non somiglia né ad una nerd né ad una super star, nel suo piccolo rappresenta l’adolescente che vive in noi, desideroso di conoscere e di prendere coscienza di sé.

Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net 

l di Roma 2013 Alessandro Roja intervistato da Oggi al Cinema al Festival di Roma 2013 »


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