27 aprile 2014 Lascia un commento
Che i curatori della Fondazione amino la natura e’ oramai indiscutibile e che la predilezione si accentui laddove i toni pittorialisti si accendono e la natura assume connotati simbolici, metafisici e cosmici, non ci sorprende.
Hutte con le opere esposte, racconta di luoghi ben definiti come montagne, ghiacciai e caverne ma con un’operazione che tende a nascondere o a trasformare e cio’ che si vede in realta’ non sono luoghi ma la loro astrazione, fantasmi come appunto viene titolata la sua mostra.
Parimenti in Caverne e Riflessi d’acqua, la visione e’ mediata da luce indiretta, rimbalzi che deformano eppure rivelano particolari inediti o combinazioni stupefacenti. D’altro canto e’ facile identificare un senso mistico dal sapore zen, nell’apparente immobilita’ di un mondo in continua mutazione.
Interessante non c’e’ che dire, solo non ho apprezzato la qualita’ delle stampe jet ink che per quanto avanzate in tecnologia e sviluppo, sui grandi formati mancano ancora nella definizione di forma e soprattutto colore.
Mostra collettiva che si concentra dal secondo dopoguerra sino a tutti gli anni 90, quindi ampia e stimolante finestra temporale.
La citta’ e’ ovviamente presente nelle immagini dei suoi figli ma l’aria che si respira e’ cosmopolita, la ricerca si fa concettuale, astratta persino e giovani anime si staccano dal tessuto urbano per divenire nuova luce e talvolta nuova materia.
Poi si sa, in mezzo al mucchio vi sono preferenze e sensazioni ma l’impressione e’ generalmente molto buona, il giudizio raramente scende sotto la sufficienza. L’invito e’ rivolto quindi a visitare di la mostra ed eventualmente dedicare attenzione alle esposizioni in tempo reale di Franco Vaccari, l’astrattismo pittorico di Franco Fontana, lo stratificato Cesare Leonardi, l’onirico e felliniano Gastone Lancelloti e Beppe Zagaglia coi suoi terrificanti bambini.
Tante anime, tanti modi d’intendere la fotografia, tante anche le epoche perche’ gli ultimi 50 anni del secolo scorso non possono che dirsi densi e velocissimi ma Modena resta un punto di partenza dal quale non si puo’ prescindere e cio’ fa piacere.
Fondazione Fotografia Modena – Axel Hutte (12 Aprile – 29 Giugno 2014)
Fondazione Fotografia Modena – Modena e i suoi fotografi (12 Aprile – 25 Maggio 2014)