Aziende di genomica in Italia – Laboratorio Genoma (Roma)

Creato il 13 aprile 2011 da Emmecola

Ritornano dopo una lunga pausa le mie interviste alle aziende di genomica italiane. Siamo passati da Milano, Bologna, Trieste, Como e Udine: tutte città del Nord Italia! Finalmente oggi scendiamo un po’ a Sud per intervistare la dott.ssa Maura Menaglia, responsabile marketing e customer care di Laboratorio Genoma, un laboratorio di Roma tra i più conosciuti in Italia per le sue analisi genetiche. Da poco hanno aperto un sito internet in cui pubblicizzano i loro test di nutrigenetica: la mia intervista parte proprio da qui.

Laboratorio Genoma è una realtà attiva nel settore della genetica fin dal 1998. Quando e perché avete deciso di offrire dei test specializzati per la nutrigenetica? Offrite moltissime analisi di vario genere presso il vostro laboratorio: quali sono le tipologie di test a cui gli italiani sono maggiormente interessati? E quali sono le vostre previsioni per il futuro di questo settore?
Eseguiamo analisi nel settore della nutrigenetica da almeno 5 anni, abbiamo iniziato con alcuni test suggeriti da specialisti cardiologi per verificare la predisposizione a patologie cardiovascolari e poi osservando il mercato internazionale e i test disponibili, e dopo averne verificato in letteratura l’effettiva validità degli stessi, abbiamo ampliato la gamma delle analisi del settore. Le analisi che vengono eseguite con maggiore frequenza sono molte: sicuramente in primis le intolleranze, come al lattosio (l’80% circa della popolazione risulta intollerante!) o alla caffeina, il test per verificare il morbo celiaco (anche questa diagnosi risulta oggi essere sottostimata nella popolazione), il test di predisposizione all’osteoporosi (più efficace di una MOC, in quanto verifica la predisposizione e non l’effettiva eventuale patologia già conclamata, con possibilità di intervenire terapeuticamente), e ancora il metabolismo dei lipidi e obesità, quello per la detossificazione o per l’infiammazione. Le previsioni per il futuro sono sicuramente una crescita esponenziale di questi test, i motivi sono evidenti: tutta la medicina oggi è sempre più concentrata sulla prevenzione e le indicazioni di queste analisi permettono di effettuarla realmente. E’ possibile infatti tramite queste analisi, una volta conosciuta la diagnosi, intervenire preventivamente attraverso misure legate allo stile di vita o tramite terapie farmacologiche, migliorando, curando le varie funzioni dell’organismo, correggendo difetti metabolici, arrivando spesso perfino ad azzerare il rischio di contrarre quella determinata patologia.

Sul mercato italiano sono ormai disponibili moltissimi test genetici. In particolare, diverse aziende e laboratori hanno iniziato a vendere test di nutrigenetica. Dall’alto della vostra esperienza pluriennale nel settore, cosa consigliereste a un consumatore che si sentisse smarrito davanti a questa vasta offerta? Quali sono i criteri da seguire per distinguere un’azienda affidabile da una poco seria?
E’ importante verificare se chi svolge le analisi sia effettivamente un laboratorio accreditato, con vasta esperienza nel settore, che non abbia soprattutto interazioni con società commerciali, se non proponga cioè poi terapie attraverso l’uso di integratori spesso prodotti da loro stessi o da aziende loro partner, come a volte accade. Sicuramente i consumatori dovranno poi verificare che le analisi siano eseguite in sede e non inviate ad altri centri di raccolta, questo per evitare possibili errori e scambi; inoltre penso sia fondamentale anche la disponibilità all’interno del Centro di un operatore del settore per dare chiarimenti e assistenza ove richiesto.

I vostri test di nutrigenetica possono essere acquistati in modalità direct-to-consumer, inviando i campioni al vostro laboratorio per ricevere successivamente i risultati via mail. Esiste la possibilità di essere seguiti più da vicino da un professionista? Sono previsti costi aggiuntivi?
Presso il nostro Centro sono sempre disponibili gratuitamente professionisti (genetista, nutrizionista, tecnico di laboratorio ecc.), per eventuali chiarimenti o consigli; qualora il paziente avesse necessità di una dieta personalizzata in base alla refertazione ottenuta è possibile richiedere a pagamento una consulenza privata che preveda dopo un’accurata anamnesi anche un piano nutrizionale studiato nei minimi dettagli in base alle caratteristiche genetiche e anamnestiche della persona.

Quanto costano i vostri test di nutrigenetica? Qual è il test più economico e quale invece quello più costoso? E’ possibile eventualmente acquistare analisi di singoli geni invece che un pannello completo?
I nostri test hanno costi competitivi considerando che i pannelli genetici creati per ogni attività sono completi ed esaustivi, comprendono cioè molti geni implicati in quel determinato metabolismo o intolleranza; la maggior parte dei pannelli ha un costo intorno alle 100€, partendo da 40€ per l’intolleranza al lattosio fino ad un massimo di 175€ per il pannello del metabolismo di lipidi (12 geni e ben 17 varianti genetiche esaminate). Va ricordato al consumatore che queste analisi, a differenza di quelle della clinica classica, come tutti i test genetici non vanno più ripetute nell’arco della vita. Certamente è possibile eseguire analisi di singoli geni, così come mettere a punto su richiesta nuove analisi, se queste risultassero di particolare rilevanza.

Che tipo di informazioni fornite nel report? E’ possibile ricevere un esempio prima di acquistare un test?
Il referto è sempre corredato di una dettagliata relazione con suggerimenti per minimizzare i rischi; presto tutte le relazioni tecniche saranno disponibili sul nostro sito dedicato www.nutrignetica.it.

Leggendo le varianti testate, ho notato che nel pannello “Metabolismo dei lipidi” compaiono anche due varianti del gene APOE che sono state associate al morbo di Alzheimer. Si tratta di un’informazione delicata, non temete che per una scoperta del genere sarebbe più opportuna l’intermediazione di un medico?
Sebbene sia sempre preferibile, come più volte consigliamo, avvalersi della consulenza di uno specialista prima di effettuare le indagini, dobbiamo ricordare che mutazioni accertate nel gene APOE, così come in altri geni analizzati in questi pannelli, indicano una predisposizione, non una condanna definitiva, da verificare anche in base ad altri fattori, come una attenta anamnesi familiare o lo studio dello stile di vita. L’APOE è stato uno dei primi marcatori genetici ad essere studiati come fattore di rischio per l’infarto del miocardio; è stato quindi giustamente inserito nel metabolismo dei lipidi in quanto sintetizza la relativa proteina nel fegato con funzione di trasportatore lipidico. E’ noto da tempo che elevati livelli di colesterolo costituiscono uno dei maggiori fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. In particolare, non solo il livello di colesterolo totale, ma anche i livelli relativi di HDL, LDL e trigliceridi rivestono notevole importanza nella patogenesi delle malattie vascolari. Sarà quindi veramente di grande utilità conoscere la predisposizione a queste patologie, in quanto attraverso una mirata prevenzione sarà possibile rallentare o evitare il loro sviluppo.

Oltre a eseguire analisi genetiche organizzate anche corsi formativi di nutrigenetica. Può dare qualche informazione su costi, tempistiche e tematiche trattate?
I corsi sono in programmazione; pensiamo di iniziare a giugno di questo anno, le tematiche andranno da una conoscenza base di Genetica, Nutrigenetica e Medicina Preventiva fino alla pratica clinica, attraverso esempi di compilazione di diete personalizzate; certamente i corsi previsti per ora sono per gli operatori del settore, ma è possibile, visto il crescente interesse che stiamo riscontrando, che si organizzino anche per i consumatori o chiunque abbia interesse ad approfondire tali tematiche. Costi e programmi saranno disponibili non appena possibile, e comunque in largo anticipo sul nostro sito dedicato; chi fosse interessato può già prenotarsi.

Qual è la vostra opinione in merito al dibattito che si sta svolgendo in questo periodo negli Stati Uniti a proposito dei test genetici direct-to-consumer? Alcuni dicono che la figura di un medico aiuterebbe a comprendere meglio i risultati, altri ritengono che un individuo debba essere libero di accedere direttamente alle informazioni contenute nel proprio DNA, senza nessun filtro. Voi da che parte state?
Sinceramente pensiamo che un professionista del settore, soprattutto se di comprovata esperienza, possa solo aiutare il paziente a comprendere e a decodificare le informazioni e quindi questo tornerebbe a suo vantaggio; è opportuno però da parte nostre rendere le informazioni più semplici possibili in modo che siano fruibili e soprattutto comprensibili anche da parte del paziente. Crediamo sia giusto accedere liberamente a dati che ci riguardano così personalmente, ma come in ogni cosa deve essere il buon senso a guidarci e spesso questo passa nel saper riconoscere i propri limiti e saper chiedere aiuto.

Ringraziando la dott.ssa Menaglia, vi ricordo che il mio blog è disponibile ad accogliere nuovi interventi da parte di aziende italiane. Se siete interessati, non dovete far altro che scrivermi una mail! Se deciderete di acquistare i servizi di Laboratorio Genoma ricordatevi di citare myGenomiX: sarà uno stimolo per continuare a curare il blog con sempre maggiore impegno e dedizione.



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