Aziende di genomica in Italia – NGC Medical (Como)

Creato il 17 novembre 2010 da Emmecola

Prosegue l’iniziativa di myGenomiX volta a presentare agli appassionati di genomica le aziende italiane attive in questo settore. Oggi è il turno della NGC Medical, un’azienda con sede a Novedrate, in provincia di Como. Il gruppo NGC nasce nel lontano 1954 come azienda che commercializza apparecchiature elettromedicali e dispositivi medici. Da allora, il pacchetto dei servizi offerti si è ampliato moltissimo: reparti ospedalieri ad alta tecnologia, trasporto d’organi e integratori alimentari sono entrati a far parte del business della NGC. Da quest’anno viene anche offerto un test di nutrigenomica, Nutri Gene Code, mirato in modo particolare ai processi di invecchiamento. Risponde all’intervista il dottor Massimo Barindelli.

NGC Medical nasce come produttore di dispositivi e apparecchiature medicali. Cosa vi ha spinto a entrare nel settore dei test genetici con il progetto Nutri Gene Code? E quali cambiamenti avete dovuto fare alla vostra struttura e al vostro personale, per approdare in questo campo?
NGC è fondamentalmente un’azienda di ricerca in campo medicale volta all’innovazione. Da due anni ha esteso il suo campo di ricerca al settore della nutrizione ed in particolare a quello della nutrigenomica. Ha quindi integrato nella propria organizzazione risorse specializzate in questo campo e provenienti da laboratori di ricerca biotecnologici. Ha inoltre dedicato parte della struttura IT allo sviluppo del software che guida la piattaforma di nutrigenomica.

Il pannello di geni da voi testato è mirato in modo particolare ai processi di invecchiamento. Sul vostro sito però non sono riuscito a trovare l’elenco dei geni oggetto del test. E’ possibile ottenere questa informazione contattandovi, eventualmente prima di prendere appuntamento con uno dei vostri ambulatori convenzionati?
Ogni singolo centro è in grado di fornire una adeguata e trasparente informazione riguardo i geni esaminati.

Perché avete scelto di affidarvi, per la genotipizzazione, a un laboratorio esterno che ha sede negli Stati Uniti?
La scelta degli Stati Uniti è stata guidata dalla presenza di un laboratorio, Bioserve, con particolari certificazioni nell’ambito genetico e con referenze di utilizzo che garantissero l’accuratezza e la riproducibilità del dato.

Una volta testate le varianti genetiche, queste vengono inserite in un modello matematico volto a stabilire un profilo personalizzato. Senza entrare nei dettagli (che immagino preferiate non divulgare), in che modo è stato messo a punto questo modello?
La struttura formata da genetisti, biotecnologi, nutrizionisti e farmacologi ha elaborato un algoritmo che oltre al dato genetico, comprende anche quello anamnestico, la familiarità e gli approfondimenti clinici. Tutto quanto è stato validato sia a livello di letteratura sia attraverso l’utilizzo di un data base di 220000 pazienti.

Avete scelto di vendere i vostri test solo tramite l’intermediazione di un medico, anziché direttamente al consumatore. Quali motivi ci sono alla base di questa decisione?
La lettura di un test genetico, combinata con gli altri dati di cui al punto precedente, implica forzatamente l’interpretazione clinica e osservazionale che solo un medico può esercitare.

Sulla base dei risultati del test, il medico può consigliare cambiamenti nello stile di vita, nell’alimentazione e suggerire l’utilizzo di integratori ad hoc. Avete prove scientifiche che l’uso di specifici integratori può aiutare in modo personalizzato chi mostra particolari “debolezze” genetiche?
La combinazione tra genetica, anamnesi, familiarità e clinica può indirizzare ognuno di noi verso una strategia nutrizionale personalizzata. Dato che la dieta alimentare non sempre consente un apporto adeguato di particolari principi attivi, talvolta si deve ricorrere all’integrazione. Esistono comunque per alcuni principi attivi anche interessanti dati di diretta correlazione su base genetica.

Il vostro ingresso nel settore dei test genetici è abbastanza recente. Come giudicate la risposta del pubblico? Gli italiani vi sembrano interessati alla genomica personale, o sono ancora piuttosto diffidenti?
L’interesse è sicuramente alto. I tempi devono però essere posti in relazione al processo di maturazione che riguarda sia l’approccio del paziente sia la fondamentale azione di supporto della classe medica.

Alcuni critici pensano che questi test commerciali siano solo un imbroglio ai danni del consumatore, e siano semplicemente un modo per far soldi approfittando delle scarse conoscenze genetiche del cittadino medio. Cosa rispondete voi?
L’approccio che NGC ha utilizzato è stato quello di identificare un test che avesse alle spalle un forte razionale scientifico. L’obbligatorietà del coinvolgimento della figura del medico ha lo scopo di rassicurare il paziente e preservarlo da imbrogli. Infatti sia attraverso le proprie conoscenze sia grazie al nostro supporto, lo specialista fornisce al consumatore una interpretazione chiara del risultato, unita a consigli pratici, evitando così fraintendimenti.

Ringraziando il dott. Barindelli, colgo l’occasione per ricordare che il mio blog è sempre aperto ad accogliere nuovi interventi da parte di aziende italiane che operano nel settore della genomica: scrivetemi! Se deciderete di acquistare il Nutri Gene Code ricordatevi di citare myGenomiX: sarà uno stimolo per continuare a curare questo blog con sempre maggiore impegno e dedizione.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :