Le azioni ordinarie (common stock). Sono nominative(*). Rappresentano la forma tradizionale di partecipazione al capitale della Società. Danno diritto al possessore di percepire i dividendi che la Società decide di pagare e gli conferiscono il diritto di voto nell’assemblea ordinaria e straordinaria(**) della Società. Ogni azione ordinaria dà diritto di voto e non sono ammesse azioni con voto plurimo. In sostanza le azioni ordinarie consentono di intervenire direttamente nella gestione della Società e, se possedute in numero sufficiente a raggiungere la maggioranza dei voti
nell’assemlea ordinaria, consentono il controllo della Società stessa. Per questo motivo le azioni ordinarie godono di maggiore apprezzamento e hanno in Borsa un valore maggiore rispetto alle azioni privilegiate emesse dalla stessa Società.
Le azioni privilegiate (preferred stock). Sono nominative. Non danno diritto di voto nell’assemblea ordinaria, ma solo in quella straordinaria. Pertanto non consentono di partecipare alla normale gestione della Società. In compenso le azioni privilegiate hanno un diritto di priorità nella distribuzione dei dividendi (diritto ad una determinata quota dell’utile distribuibile prima che questo venga assegnato alle azioni ordinarie e diritto ad un dividendo più alto di quello distribuito alle azioni ordinarie) e nel rimborso del capitale al momento della liquidazione della Società. L’emissione di azioni privilegiate, con diritto di voto alle sole delibere dell’assemblea straordinaria, viene promossa da quei gruppi di comando che, volendo aumentare il capitale, non vogliono vedere pregiudicato il proprio controllo sulla società. Ogni Società può emettere azioni privilegiate nella misura massima del 50% del capitale sociale.
Le azioni di risparmio. Mentre le azioni ordinarie e privilegiate debbono essere nominative, le azioni di risparmio possono essere sia nominative che al portatore(*) Come le azioni privilegiate hanno diritti patrimoniali nella distribuzione dei dividendi ed al rimborso del capitale al momento della liquidazione della Società, ma a differenza delle privilegiate non hanno diritto di voto né all’assemblea ordinaria né a quella straordinaria. La legge non stabilisce più la percentuale minima del privilegio patrimoniale, lasciando piena autonomia alla Società emittente. In caso di aumento di capitale(***) gli azionisti di risparmio hanno diritto di ricevere in opzione azioni di risparmio di nuova emissione e, in mancanza, o per la differenza, azioni privilegiate o ordinarie. Soltanto le Società quotate in Borsa possono emettere azioni di risparmio.
Per le Società quotate le azioni di risparmio sono attualmente diventate troppo costose da remunerare. La tendenza è quindi quella di convertirle in azioni ordinarie. Si tratta in effetti di azioni in via di estinzione, anche in considerazione del fatto che non esistono all’estero. Stanno diventando quindi titoli non scambiabili e il mercato italiano tende ad uniformarsi a livello europeo. Per i risparmiatori italiani le azioni di risparmio possono ancora rappresentare un buon investimento, soprattutto nelle ricorrenze della distribuzione dei dividendi o quando le Società annunciano di convertirle in ordinarie (in quest’ultimo caso infatti il loro prezzo può impennarsi).
(*)Il Codice Civile dispone che le azioni possono essere:
• nominative. Sono le azioni che conferiscono al titolare i diritti e gli obblighi in virtù del fatto che sul titolo stesso è contenuta un’intestazione personale. In questo caso la stessa intestazione compare anche in un apposito registro della società emittente. In pratica tutte le tipologie di azioni devono essere nominative per legge con la sola eccezione delle azioni di risparmio;
• al portatore. Sono le azioni che conferiscono i diritti e gli obblighi ad un qualunque soggetto che si trovi in possesso del titolo. Il trasferimento di un tale titolo avviene con la consegna dello stesso. È possibile optare per questa categoria di azioni solo riguardo a quelle di risparmio.
(**)L’assemblea rappresenta un organo sociale di una Società, che riunisce tutti gli azionisti con diritto di voto, i quali sono chiamati a prendere decisioni per la vita della Società stessa. L’assemblea ordinaria è convocata di solito una volta l’anno per deliberare sulle decisioni di ordinaria amministrazione, come l’approvazione del bilancio, la nomina degli amministratori e dei sindaci, e quant’altro. L’assemblea straordinaria viene convocata per deliberare su materie espressamente attribuitale dalla legge, come le modifiche dello statuto, l’emissione di prestiti obbligazionari, e la messa in liquidazione della Società.
(***)L’aumento di capitale è un incremento del capitale di una società attraverso l’emissione di nuove azioni, oppure attraverso un aumento del valore nominale delle azioni esistenti.