Questo passo mi ha fatto pensare al «principio della qualità della vita» e alla «libera progettualità umana» presenti nelle opere di Eugenio Lecaldano, un esponente del movimento etico e bioetico italiano noto anche per il rigore formale delle sue argomentazioni (rigore tipico di quanti conoscono, come lo stesso Caffo, la filosofia analitica). Ma il paragone potrebbe risultare arrischiato, dal momento che il relativismo e il pluralismo culturale assumono forse, in Lecaldano, dei connotati più utilitaristici rispetto alla posizione più radicale di Caffo, per il quale una vera fioritura della vita umana ha ancora da venire: se «la nostra natura è scegliere tra infiniti stimoli per agire di conseguenza», il marker dell’umano consisterà, come detto, nelle sue possibilità d’azione. Ma, dato che il possibile è per sua stessa essenza diversa dal reale, e dato che i fatti sociali, così come li conosciamo oggi, sono contraddistinti da una non naturalità, Caffo propone, a mio avviso, una concezione non troppo distante da quella «ontologia del non-ancora» di cui parlava Ernst Bloch e che si esprime nell’uomo come una tensione utopica di speranza verso il futuro. Anche se Caffo respinge a priori l’eventuale “accusa” di essere un utopista (la strada che conduce all’approssimarsi di natura e cultura non è scevra, infatti, da una qualche forma di male), il paragone con Bloch mi sembra plausibile se si considera questa frase di Marxismo e utopia: «L’utopia non è fuga nell’irreale; è scavo per la messa in luce delle possibilità oggettive insite nel reale e lotta per la loro realizzazione».
E il messaggio del libro, forse, è proprio questo: non possiamo mai liberarci di un modus vivendi che ci allontana sempre più dalla nostra natura finché non iniziamo a porre un paradigma alternativo a quello proposto – o meglio imposto – delle società capitalistiche, in cui l’uomo è sempre più un mero funzionale tecnico. Ciò che occorre sono delle nuove categorie di pensiero «per quelle azioni che potrebbero avvenire in un contesto migliore, e per tutte quelle che sembrano ridare alla cultura una parvenza di natura». Un saggio, Azioni & Natura Umana, non certo semplice; ma, in un panorama zeppo di libr(acc)i su Facebook e sul Grande Fratello, ben vengano dei testi come questo, che nobilitano il genere, ultimamente in calo, della saggistica filosofica.
Andrea Corona
Leonardo Caffo, Azioni & Natura Umana. Un breve viaggio tra complessità e filosofia della vita, Fara Editore, Sia cosa che, Rimini 2011, 116 pp., € 12,00.