Può il nome di un dolce evocare al tempo stesso sontuosità ma anche semplicità, al pari di due mondi contrapposti?
E già, perchè il babà, uno dei fondamentali della cucina napoletana, al pari di altre prelibatezze tipo lo sciù (il bignè) o il gattò, (di patate), nasce in Francia, ma trova a Napoli la sua massima espressione, addirittura come street food, perchè si mangia comodamente in piedi, senza piattino e senza posate, semplicemente con le mani!
Dolce democratico quindi, nato alla corte di Versailles per pochi eletti, ma infine destinato a tutti, tanto da entrare a far parte del lessico comune… quale complimento per un napoletano è più dolce del sentirsi dire: si comm a nu babbà!
ingredienti:
per il babà
400 gr farina tipo manitoba
160 gr burro
40 gr zucchero
20 gr lievito di birra
400 gr di uova intere (circa 8 uova medie)
sale
per la bagna
1 lt di acqua
400 gr zucchero
250 gr di rhum scuro
scorza di arancio, limone e cannella in stecca per aromatizzare
per la finitura
gelatina neutra
fragole
mettere in planetaria la farina, il lievito sbriciolato e lo zucchero, far partire con il gancio a foglia aggiungendo metà delle uova. Quando l’impasto sarà formato e abbastanza sodo, aggiungere uno alla volta le uova restanti, continuando a lavorare fino a che l’impasto risulterà bello elastico, quindi inserire un po’ per volta il burro fatto ammorbidire ed infine il sale.
Imburrare uno stampo e versare dentro l’impasto, coprire e lasciare lievitare fino al raddoppio.
Infornare in forno già caldo a 180° per 20/25 minuti, sfornate e lasciate raffreddare.
Preparare la bagna mettendo in un pentolino tutti gli ingredienti tranne il rhum, portare a bollore per qualche minuto, poi togliere dal fuoco, aggiungere il rhum e inzuppare il babà, facendo assorbire bene la bagna.
Recuperare la bagna avanzata e tenere da parte.
Lucidare con gelatina e decorare con ciuffi di crema e fragole fresche.
La bagna che avremo recuperato ci servirà per bagnare le fette al momento del taglio del dolce: se vi piace più alcolico si può aggiungere ancora un po’ di rhum.