Quando ero piccola io, Babbo Natale non si sapeva chi fosse. Qui nel modenese, i doni ai bimbi bravi e buoni li portava la Befana; con l'eccezione di Carpi dove, ancora oggi, è Santa Lucia ad incaricarsene. I doni, o per meglio dire IL dono , era solo e soltanto uno. Almeno a casa mia. Ed era atteso tutto l'anno perché era sicuramente un giocattolo. Altre ricorrenze, per esempio il compleanno, prevedevano regali utili; in genere abbigliamento o materiali per la scuola.
"La mamma è in vena di concessioni oggi: mi ha dato il porte-infant d'organza di quando ero piccina ed ha lasciato che ci infilassi la mia principessa azzurra. Mi sono svegliata prestissimo questa mattina e sono saltata dal letto come un grillo; ora, a pomeriggio inoltrato, è già buio e sono talmente contenta ma talmente contenta che son diventata seria seria.
Faccio sempre così e tutti a dirmi "ma che cos'hai, ma perché sei così seria...?".
Io non lo so perché mi si blocchino le parole in gola quando sono molto contenta; e non lo so perché quando sono emozionata e felice, "fuori" sembri seria e triste.
Mi hanno messo in posa con tutti i miei giocattoli attorno: il mappamondo di latta, la casetta portalavoro, la carrozzina per la bambola, Pinocchio,...
"Dai, su, un bel sorriso. Lo vedi che il fotografo aspetta solo che tu faccia un bel sorriso?", e più me lo dicono più mi blocco.
Proprio non sento niente di quello che mi viene detto perché ho sviluppato un'abilità che è come una specie di interruttore-audio: chiudo e sto in pace.
Per l'imbarazzo mi concentro sulla gonna di lana che mi pizzica le gambe e mi dà proprio fastidio; non mi piace questa gonna a quadretti bianchi e celesti e non mi piacciono le bretelle ... una gonna con le bretelle, che idea ... NON MI PIACE!
Ma è nuova, messa oggi per l'occasione: nonna ha comprato la stoffa "che è un po' ruvida ma è una buona lana calda" ( quante volte è successo nella mia infanzia?) e la vicina di casa, la signora Ines, l'ha cucita; lei di solito si rompe le dita e le unghie cucendo su commissione coperte imbottite di lana cardata per arrotondare il salario del marito Samuele, guardia carceraria.
La signora Ines sembra burbera e scostante ma io, che passo molto tempo a casa sua quando i miei sono al lavoro, so che non è così.
E' una signora gentile e ha trovato il tempo per infilare l'ago nella mia gonna, oltre che nelle "sue" coperte imbottite ,e la mia mamma le è molto grata per questo.
Sarà meglio che mi sforzi di mostrare la mia gioia e che continui a essere buona e gentile perché la scorsa notte è arrivata, finalmente.
La scorsa notte era LA NOTTE DELLA BEFANA.
Ai piedi del letto, questa mattina, ho trovato il giocattolo più bello che avessi mai visto: un letto per la bambola, grande tutto di legno color panna e con un alberello fiorito dipinto sulla testata.
Un letto che sembra proprio vero perché ha il materasso, le lenzuola e ... una coperta di raso verde tutta trapuntata e imbottita di lana cardata; evidentemente la signora Ines non ha cucito solo la mia gonna a quadretti, ultimamente ... "ha aiutato la Befana" , mi dicono.
Sarà meglio essere buona e gentile perché non vorrei che la cara vecchietta ci ripensasse e tornasse stanotte a portarselo via, questo bel lettino.
Mi piace troppo.
Per ora ci si è accomodato Pinocchio perché la bambola è troppo grande, ma nei miei sogni si è già affacciato un bambolotto ....chissà... magari prima o poi arriva".
I miei genitori non possedevano la macchina fotografica e per le occasioni speciali chiamavano a casa il fotografo. Praticava modici prezzi perché era un amico del babbo e lavorava presso il Cavalier Gino Barbieri, noto fotografo modenese.