In Fuori dal tempo si ironizza con grande efficacia sul questionario dei tre giorni, l’assurdo test psicologico cui i neo-diciottenni di sesso maschile venivano obbligati a sottoporsi, fino a qualche anno fa, nel corso della visita di leva. Davvero azzeccata anche la parte musicale, che si sposa perfettamente con le parole, creando un’atmosfera scanzonata e irriverente, perfetta per l’argomento trattato.
Nel romanzo, così come nella canzone, è citata una delle domande del famoso questionario, quella relativa al gradimento o meno delle riviste di meccanica.