Bacamarte – UFO (1983)

Creato il 27 luglio 2011 da The Book Of Saturday

In mezzo a questi oltre sei minuti di brano, credo vi sia facile trovare almeno due spunti nuovi. L’originalità di questa piece, che apparentemente potrebbe apparire comune a tanti altri pezzi della storia del progressive rock, al contrario risiede in alcuni passaggi di vibrato unici, dove ad emergere è sicuramente la padronanza tecnica del chitarrista Mario Neto. Lui, più di tutti gli altri componenti di questa band brasiliana (ed eccoci alla seconda novità per chi pensava che il Sudamerica fosse solo bossa nova e Macarena), la vera anima dei Bacamarte. UFO è la prima traccia dell’album Depois do Fim, pubblicato per la prima volta nel 1983 ma concepito interamente con materiale che la stessa band aveva raccolto nei suoi primi anni di musica a partire dal 1974. E colpisce come siano arrivati al loro primo lavoro soltanto nove anni più tardi, grazie quasi a una coincidenza.

Mario Neto, dicevo, lui il vero deus ex machina del gruppo, nel secondo (e ultimo) album della band, Sete Cidades (del 1999!) compare a piena copertina, quasi atteggiandosi a Robert Fripp con in braccio una Gibson a doppio manico (così, alla Page…). Ma se quello fu un lavoro quasi personale, Depois do Fim rappresenta invece lo sforzo di gruppo, di cui questa UFO sembra essere il fiore all’occhiello, in cui vi è, sì, tanto prog (che però si innalza allo space con inconsapevole facilità), ma dove la miscela con altre tecniche e influenze (come la chitarra spagnola nei primi arpeggi), esula da un discorso puramente di genere e grazie a flauti, piatti, e tante tastiere, lascia lentamente decollare la melodia verso oasi fantastiche.



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