Bacchiglione blues
Titolo: Bacchiglione blues
Autore: Matteo Righetto
Editore: Perdisa Pop
Pagine: 144
Prezzo: € 14,00
Pubblicazione: febbraio 2011
ISBN: 978-88-8372-521-0
Valutazione Libri Consigliati: da non perdere.
Tito, Toni e Ivo sono tre balordi che vivono all’ombra del fiume Bacchiglione. Il primo, dopo aver scontato una pena per rapina, lavora come postino grazie a un programma di reinserimento; il secondo arrotonda lo stipendio da sfasciacarrozze rivendendo auto rubate; il terzo ha un allevamento di cani da caccia. Tre uomini dalle vite vuote e insignificanti, privi sia di sensibilità che di una seria capacità riflessiva, dediti più che altro ad assecondare la loro ignoranza e i loro istinti più western, decisi a dare una svolta alle loro vite sequestrando la moglie di Primo Barbato, magnate dello zucchero (e non solo) e chiedendogli un riscatto da un milione di euro.
Questo l’incipit di Bacchiglione blues, romanzo di Matteo Righetto edito da Perdisa Pop. Un noir dalla trama accattivante, in cui le tipiche ambientazioni cittadine di questo genere letterario sono state sostituite dalla campagna padana, immensa e grondante umidità e nebbia; una nebbia che, più ancora della notte, rende la realtà indefinita e ambigua. Tale ambiguità si rispecchia nella caratterizzazione dei personaggi, le cui vicende sono tracciate con un tono ironico che non di rado sfiora il grottesco.
Come la nebbia, che nasconde e confonde, allo stesso modo i protagonisti di Bacchiglione blues non sono solo quello che sembrano, a cominciare da Primo Barbato, rispettabile cavaliere del lavoro che incrementa gli introiti del suo zuccherificio vendendo ai cinesi materiali tossici con cui fabbricare giocattoli; continuando con Gino, suo amico e collega con il vizietto della cocaina, rispettabile industriale che per recuperare la signora Barbato (e soprattutto, i soldi del riscatto) non esita a rivolgersi a degli assassini professionisti; per finire con Zlatan Tuco, personaggio che sembrerebbe essere un altro losco figuro, al pari dei tre rapitori, ma finisce per rivelarsi un operaio derubato del suo giusto compenso. La stessa conclusione della storia è una vera e propria apoteosi dell’”essere ciò che non è” e un inseguimento armato per recuperare donna e soldi finisce per sembrare una lotta senza esclusione di colpi per accaparrarsi…un raro esemplare di nutria bianca!.
Matteo Righetto colora la trama con un tocco di comicità surreale che risulta letteralmente irresistibile. Sfido il lettore a non immaginare l’espressione di Toni quando, disperso nella più completa solitudine, con un ostaggio imbavagliato, vede alla porta del suo rifugio due Testimoni di Geova! E sfido ancora a non trovare semplicemente geniale il “piano B” del trio, che li aiuterà a trovare una soluzione, almeno temporanea, al terribile inconveniente occorso nella realizzazione del sequestro.
Bacchiglione blues è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, dallo stile fluido ed estremamente coinvolgente, ironico e sottilmente cinico, che sorprende nel finale (ma il lettore stia attento, perché l’autore ha disseminato diversi dettagli, apparentemente marginali, che saranno determinanti in conclusione). Un libro che sembrerebbe adatto a essere trasposto in versione cinematografica: in attesa di “incollarvi allo schermo”, consigliamo ai lettori di “non alzare il naso” da questo originalissimo noir.
Saba Ercole per Libri Consigliati
L’AUTORE
Matteo Righetto è nato nel 1972 a Padova, dove vive e insegna Lettere alle scuole superiori. Ha pubblicato Savana Padana (Zona, 2009) e nello stesso anno ha cofondato il movimento letterario Sugarpulp con la benedizione di Joe R. Lansdale e Victor Gischler.
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