Dopo il primo post sui prodotti Maddài, ho scoperto che c'è gente che non ne sa veramente a pacchi e, incredibilmente, che mi ha chiesto dei consigli. A me? Io non ho consigli da dare, il massimo che posso fare e condividere quello che faccio io. Quindi ecco il mio post sulla base del make-up, sulle fondamenta, sulla rampa di lancio, secondo la mia personalissima opinione.
Prima che anche a una sola di voi venga in mente di prendere sul serio quanto segue, vi prego di leggere il mio cv: ho imparato a truccarmi guardando la mia mamma. Fine. Stop. Questa è tutta la mia esperienza. Potreste sempre soppesare questa informazione con il fatto che guardavo la mia mamma negli anni '80 e '90 e sono sopravvissuta egregiamente. Anni '80, ho detto, quelli in cui si faceva uso smodato di ombretto fucsia e azzurro puffo insieme. E anni '90, quelli in cui la matita più scura sul contorno labbra era talmente un must che c'è gente che se l'è tatuata. E mo' te la tieni!
Quindi, riassumendo: non sono una professionista, non ho fatto corsi, non so truccare altro che me stessa. Non ho mai pensato di essere particolarmente brava finché qualcuno mi ha detto che ho una pelle bellissima. Che non è vero penniente, quindi significa che maschero bene.
Fatte le dovute premesse, potete leggere il seguito.
Iniziamo con qualche regoletta:
Dopo avere sistemato la cartella, introduciamo la prima regola di Oggi Mordo: la tua faccia ti porterà alla tomba. Nel senso che, salvo attacchi di chirurgia plastica acuta, la faccia che abbiamo è quella e quella ci dobbiamo tenere. Accettiamo i difetti (seeeh!), ma soprattutto impariamo a valorizzare i pregi! Evidenziare quello che è bello distoglierà l'attenzione dai difetti. (A parte i baffi. Quelli ve li fisseranno tutti.) E non è vero che invecchiando può solo peggiorare (guarda un po' come cambia il punto di vista quando entri negli -enta...), a patto che si sono fatti tutti i compiti da piccole.
CUT--- papparedella sull'importanza dell'alimentazione e dell'idratazione --- tutta roba in cui credo fermamente ma che non avete voglia di sentire. Adesso mangio un po' di pane&Nutella.
Per compiti intendo: non usare prodotti troppo aggressivi, dannosi o in generale non adatti.
E qui entra la seconda regola di Oggi Mordo: conosci la tua pelle. Che è una variante cosmetica del famoso Γνῶθι σαυτόν, gnôthi sautón, iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi. Conosci la tua faccia da circa una ventina/trentina di anni, chi meglio di te sa cosa vuole e può sopportare? La risposta è dentro di te.
Altra regola: siamo realiste. Non pretendiamo che una crema pialli le rughe di una vita, che un fondotinta mascheri il campo minato che ci siamo procurate schiacciandoci tutti i punti neri venti minuti prima di uscire, che il mascara faccia diventare ciglia così forti da provocare uragani a ogni battito. Le pubblicità sono finte. Da anni mi batto (batto sul petto, nulla di più) perché le pubblicità dei prodotti cosmetici non siano ritoccate e perché i test tanto decantati siano condotti su più di 20 donne. Cioé, maddai, venti donne posso intervistarle in 10 minuti alzando il telefono, che cazzo di prova è, mia cara casa cosmetica? E in più, le pubblicità sono scattate 6 secondi netti dopo che il make up artist ha posato l'ultimo pennello, mentre noi stiamo fuori casa almeno 12 ore. Quindi, come ho già detto, facciamo il possibile, ma accettiamo il fatto che dopo venti minuti che siamo uscite di casa la nostra faccia ha iniziato ad andare in vacca.
E ora, allo specchio!
Partiamo dalla preistoria: la crema idratante. Io credo alla crema idratante. Non a una in particolare, ma al beneficio di una idratazione adeguata. Perché in fondo, il 90% delle creme viso fanno questo. Poi, se la molecola di feci di tarantola estratta dal laboratorio dell'università di Cazzabubboli ha un effetto liftante sui canyon che solcano la nostra faccia, beh, questo è ancora un mistero.
E la BB Cream? Di questo ho già parlato profusamente qui, comunque, chiamatemi antiquata, per ora non mi fido dei prodotti "tutto in uno": io credo che o si fa bene una cosa, o se ne fanno benino 2, così così 3, e di mmmerda 5. Le promesse delle BB Cream sono che ne fanno almeno cento, quindi...Unica deroga: se avete una bella pelle (e credetemi, è molto meglio di quanto non vi vediate voi) forse una crema colorata è sufficiente.
Poi: il correttore. Il correttore non è obbligatorio: fatevi la domanda, vi serve davvero? Altra regola: less is more, meno strati sulla pelle, più ossigeno che arriva sotto. Ci sono diverse scuole di pensiero sul fatto se vada messo prima o dopo il fondotinta. Non esiste che venga messo da solo. Io sono per dopo: perché può essere che vi rendiate conto che basta il fondotinta, e perché credo che il fondotinta (specie se liquido) porti via quello che c'è sotto (non ho nessuna prova scientifica). Il correttore serve per: nascondere e illuminare. Nascondere le occhiaie da day-after, i vulcani che sono spuntati nella notte, i segni dell'acne...tiratelo bene, altrimenti vi resteranno dei circoli di correttore attorno al difetto evidenziandolo di più, come se aveste un riflettore puntato. Illuminare: la parte superiore degli zigomi, l'angolo interno dell'occhio e il mento. Strumento preferito: pennello, sia per la polvere, sia per il liquido. Come dicemmo io e Stazzitta, il pennello arriva dappertutto.
Dopo tutto questo, se avete qualche cratere da brufolo, da ricordi della varicella o da pori dilatati, io li riempio con lo stucco, ovvero il pore minimizer. Vi risparmio la traduzione di questa funzione. Il pore minimizer può funzionare anche da base, se avete la superficie della luna in faccia.
Next step: il fard, o se volete fare le fffighe, il blush. Il fard è stato per me uno sconosciuto fino a un paio di anni fa, quando il proliferare della chirurgia estetica ha improvvisamente acceso l'attenzione sulle guance. Tutte queste dive che sembra abbiano del chewing-gum mummificato tra le gote. Io dico solo: da usare con moderazione, per evitare l'effetto Pochaontas/vecchia squaw/telefilm tedesco anni '90. Pochi tocchi dal centro della guancia verso l'orbita dell'occhio e nulla più. Ammetto che serve un po' di pratica. Anche qui meglio meno che troppo, anche qui attenzione ai colori. Tendenzialmente credo che basti un colore solo nella vita. Il 90% dei fard è in polvere, ma recentemente ho scoperto quelli cremosi (che magari esistono da millenni): attenzione che non perdonano il minimo errore di stesura. E, in questa fase, un errore è fatale: bisogna ricominciare da capo!
Per completare la vostra base, manca solo la cipria. La cipria ha lo scopo di fissare e definire, non di nascondere ulteriomente. Fissare, tutto quello che c'è sotto (ombretti inclusi) e definire, dare un tocco finale che rifletta la luce nei punti giusti, distogliendo l'attenzione dai difetti. Quindi non spaventatevi davanti alle ciprie bianche o azzurre.
Se volete chiudere in bellezza, una pettinata di sopracciglia e una fissata con il gel.
Bene, la base è fatta, adesso potete truccarvi.
Guardatevi allo specchio. Sembrate non truccate? Perfetto, l'intento è esattamente quello. Deve sembrare che voi naturalmente siate così disinvoltamente belline di natura. Solo voi dovete sapere quanta fatica c'è dietro. E adesso andate a praticare, perché finché non impiegate al massimo 15 minuti per fare tutto questo, resterete alle elementari. Ci sono treni da prendere, cartellini da timbrare, neonati urlanti da accudire, calzini da uomo da trovare...potete scegliere se non truccarvi mai o farlo in un tempo utile. Io ho scelto la seconda.