Back to black… and blue stripes

Che siano le strisce nerazzurre sulla maglia a dare la carica ai nerazzurri? Ieri sera, nell’ultima di campionato contro l’Empoli è stata indossata quella che sarà la maglia della prossima stagione. Ritorno alle origini con le classiche righe larghe nerazzurre, e quella particolare tonalità di azzurro, molto simile ad un cielo sereno, fa ben sperare. Comunque, l’Inter ne piazza 4 all’Empoli, con Icardi e Palacio inarrestabili uomini d’area. A tratti, sembrava di vedere un’Inter diversa da quella a cui eravamo stati abituati in questa stagione, reattiva, veloci, tocchi di prima, passaggi filtranti, tutto quello che si è visto poco o niente in tutte le altre giornate. Prefissarsi un traguardo e raggiungerlo con determinazione, ovvero far fare una doppietta a Maurito, non è cosa semplice per i nerazzurri, quest’anno infatti ogni singolo obbiettivo prefissato, dapprima il piazzamento in Champions, poi la vittoria dell’Europa League, dopo ancora la qualificazione all’Europa League, è stato mancato miseramente a causa della scarsa verve reattiva della squadra, incapace di intestardirsi per raggiungere quello che si era prefissata. Ma tutto questo ieri sera non è accaduto, nonostante la realtà dei fatti confermi una difesa ballerina e perforabile con un grissino, i giocatori sembravano averlo messo in conto, quindi sono andati avanti caricando a testa bassa, fino al fischio finale.

La stagione dei nerazzurri si chiude con poche certezze e molti, moltissimi punti interrogativi, ma quelle poche certezze sono più che buone, dalla permanenza di Mancini in panchina, alla volontà di Icardi di restare, passando per l’importanza di Kovacic. Probabilmente tutto quel nero sulla maglia aveva offuscato l’identità dei nerazzurri, creando una squadra arrendevole e pessimista, come un cielo pieno di nubi grigie. Adesso però le nubi si sono diradate, ridando all’azzurro lo spazio che merita. Ripartiamo da qui, Mancini, Icardi, Kovacic e il nero e l’azzurro per sognare.