Intanto in Ungheria, insieme a Gabriele, mi sono un po' ricaricata. Di affetto, intendiamoci. Perché non è stata una settimana riposante. Lo scopo di questo viaggio era sistemare delle cose per il nostro matrimonio che stiamo organizzando per il prossimo autunno. E allora l'ho detto e ho fatto l'annuncio ufficiale anche qui! Amici e parenti ormai da qualche mese che lo sanno... :) Insomma, all'ultimo momento ovviamente la burocrazia ha provato a metterci il bastone fra le ruote, e abbiamo dovuto fare dei giri in più, tra cui un viaggio apposito nella mia città natale (che non è la stessa dove poi sono cresciuta e dove tuttora vivono i miei) e un rientro anticipato a Budapest per andare all'ambasciata italiana, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Almeno così sembra. Perché chissà che si inventeranno ancora. Ma in ogni caso la data della cerimonia adesso è fissata in Comune. E il viaggio anticipato a Budapest alla fine si è rivelata una bella occasione per passare un giorno e mezzo a zonzo per la città col sole e una miriade di turisti di tutte nazionalità, dopo che avevamo fatto quattro giorni intensi pieni di impegni di vario genere a Kaposvár (oltre che mi devo sempre dividere tra i miei genitori divorziati...).
Davanti al Parlamento ungherese
Tornata in Svezia mi aspettava un po' di pioggia e dieci gradi. Adesso il tempo però sta migliorando per fortuna, e domani per la seconda volta andrò a lavorare in bici! :) Mentre ero via mi sono persa il Metallsvenskan, organizzato sul campo di calcio accanto al palazzo in cui abito. Sì, proprio accanto! Che peccato che non c'ero! Anche se devo dire che non conosco nessuno dei gruppi che sono venuti a suonare. Quando sono arrivata a casa domenica mattina, stavano smontando le tende e i palchi.
In Svezia ormai è piena primavera. Ve lo dimostro con qualche foto che avevo scattato prima di partire per l'Ungheria, un sabato mattina passato in giro con la bici.