"bad boy bubby" - rolf de heer - 1993.

Ok, rassegnamoci al fatto che in questo periodo non è proprio aria di aggiornare seriamente il blog e accontentiamoci di lasciare almeno una misera traccia dei film che, stranamente, non abbiamo smesso di guardare. Qui sotto trovate il link di Bad boy bubby, film australiano che fa girare le orbite con una decina di minuti di grande cinema, sciupati dalla sceneggiatura  sbrigativa di un romanzo d'avventura rigurgitato, che la sottoscritta non ha proprio digerito. Polveroso, caotico e senza ossature da gran copione, Bad Boy Bubby ha il contrappeso meraviglioso della violenza della rappresentazione: il rettangolo funereo in cui la strana famiglia vive e fa sesso; le tette penzolanti (da grossa giumenta) della madre incestuosa; l'anticlericalismo salmodiante per emulazione; il bacino enorme, peloso, bubbonico della mammona in calore; in dieci parole: la foga notturna, colpevole e sbrigativa delle idee nate abortite. Vince, con buona pace dei critici, il Leone d'argento alla Mostra di Venezia del '93. Adoro, "con intimissimo sentimento", il grottesco in tutte le sue variazioni, ma qui - incipit  galattico a parte- siamo di fronte a un gioco poco calibrato, smorfiosamente teso verso i confini della gigioneria. Vestita di nero, s'intende. Che in ogni caso non riesce a evitare di toccare gli angoli ariosi della Noia.
Merita comunque una visione. Potete farvi un'idea qui:
http://www.youtube.com/watch?v=sal_zdAxB5w