“Balcani”: romanzo dal forte sapore cinematografico

Creato il 20 maggio 2013 da Onesto_e_spietato @OnestoeSpietato

“Il signore desidera?”. La barista mi scuote dal torpore, e mi accorgo che è già da un pezzo che fisso la vetrina dei dolci. Sono le mie solite malinconie, e non ci posso fare niente, perché quando arrivano pretendono la precedenza sul resto del mondo. Allora focalizzo l’attenzione davanti a me e le indico la pasta più bella tra tutte, un trionfo di crema tempestata di more e lamponi. È lei la mia eletta, l’indiscussa miss colazione di un mattino di fine novembre. Ansioso di affondarci i denti, sfioro la vetrina lasciando l’impronta del mio dito e indico chiaramente quella che ho scelto, a scanso d’equivoci, perché ce ne sono altre ma tutte più piccole, un plotone di minuscole paste al seguito dell’indiscussa regina. La megera allunga la mano e afferra proprio una di quelle più misere, ignorando il mio broncio e porgendomela senza esitazioni. Bella mossa, penso, e nonostante i miei occhioni delusi la barista gira lo sguardo e si rivolge a un altro cliente. “Lei? Mi dica” gli chiede mentre afferro il dolcetto striminzito e poi mi siedo. (continua a leggere la preview QUI)

Questo l’inizio di Balcani, romanzo d’esordio dell’autore fiorentino Alessio Parretti, disponibile in versione cartacea e eBook su ilmiolibro.it, Ibs.it, Amazon.com.

So che vi starete chiedendo: da quando in qua Onesto e Spietato parla di libri sul suo blog di cinema? Faccio un’eccezione per questo romanzo, che ho letto e che ho molto apprezzato, poiché ripropone svariati spunti “cinematografici”.
In primis, come ben si comprende dall’incipit, è scritto con parole capaci di descrivere e suscitare immagini che potremmo vedere scritte su una sceneggiatura o “in movimento” sul grande schermo. La precisione dei dettagli, nella descrizione dei gesti e delle sensazioni provate dal protagonista hanno una forza capace di “ologrammare” davanti ai nostri occhi un uomo stanco e malinconico che, invano, “lotta” per aggiudicarsi proprio quella pasta lì.

E’ poi un libro che tratta una vicenda storica ricorrente nel cinema: la guerra in Bosnia-Erzegovina. Basti pensare a No Man’s Land di Danis Tanović o La vita è un miracolo di Emir Kusturica. Alessio Parretti ci conduce alle porte dell’assediata Sarajevo tramite il personaggio di Amir Osmanovic, studente d’ingegneria unitosi volontariamente alla resistenza bosniaca, i cui appunti sparsi si alternano ai pensieri scritti dei caporali Parisi, Capasso e D’Amato. Un espediente “epistolare” che mi ha ricordato molto da vicino i “pensieri ad alta voce” di quel capolavoro chiamato La sottile linea rossa di Terrence Malick. Ma Balcani non è solo né il solito libro sulla guerra…

E ancora, nell’epoca dei web movie (vedi Aquadro, Circuito chiuso), lo possiamo considerare un web book. Infatti, nato come racconto pubblicato su un blog letterario, Balcani si è presto trasformato in romanzo per volere della Rete che, commentandolo, riteneva che “una storia del genere non dovesse rimanere chiusa in un cassetto”. E così, il debutto letterario di Alessio Parretti ha deciso di fare di Internet la propria unica libreria. Infatti non esiste sui comuni scaffali “reali” di un negozio, ma su quelli “virtuali” di piattaforme Internet che promuovono il self publishing. Oltre a quelli citati in apertura di post, anche laFeltrinelli.it, Bookrepublic.it, Unilibro.it e Libreriauniversitaria.it. Cartaceo € 10,00 circa, eBook € 3,00.

Insomma, vi lascio anche tante info tecniche per un libro che, secondo me, vale la pena leggere e che lega a doppio filo letteratura e cinema.

sito web: balcaniilromanzo.wordpress.com
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