Balena si incaglia e muore nel porto di Savona

Creato il 29 ottobre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Ieri, una balenottera di circa 10 metri di lunghezza è stata trovata morta, incagliata a 6 metri di profondità, ieri, in tarda mattinata, nel porto di Savona. Il cetaceo ha infilato il muso in un foro di un metro di diametro della barriera frangiflutti degli Alti Fondali, all’imboccatura del porto ed è rimasta incastrata.
Le prime segnalazioni sugli avvistamenti risalivano alle 13.30. Poi sono arrivate anche dagli operatori portuali e da semplici cittadini. Subito è stata mobilitata la Guardia Costiera, sommozzatori, volontari animalisti dell’Enpa, veterinari Asl, Capitaneria di Porto e Cima, che è il centro di monitoraggio ambientale del campus universitario; però della balenottera nessuna traccia.
Dopo qualche ora il mare si colora di rosso; è il sangue del cetaceo che usciva dalle ferite nel tentativo di divincolarsi. Purtroppo era tardi e non è stato possibile salvarla. È morta soffocata, come annegata, perché non è più potuta venire a galla per respirare. Una morte atroce per il povero cetaceo.
«Timida, sensibile, delicata, abituata a mangiare una tonnellata al giorno di krill (gamberi) e abituata a stare ben lontana da tunnel sottomarini o navi da crociera».
È la caratteristica delle balenottere del Mediterraneo che frequentano il Santuario dei Cetacei nel Mar Ligure secondo il biologo Maurizio Wurtz, ricercatore scientifico dell’Università di Genova.
Oggi i subacquei si sono immersi per recuperarla e con l’aiuto di un rimorchiatore la grande balena, dopo che gli sono stati applicati alcuni palloni galleggianti per tenerla a galla, è stata trainata in porto. Una volta issata sulla banchina portuale, la balena è stata consegnata al laboratorio di biologia dell’Università di Genova, per essere analizzata e per capire esattamente le cause del decesso, oltre il perché del suo avvicinamento al porto.


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