Ballerine assassine

Creato il 26 maggio 2013 da Ironiaprimaditutto @IroniaPdtt

Premessa:
questo post si rivolge in particolar modo a un pubblico femminile e argomento di discussione saranno proprio le scarpe citate nel titolo; non me ne vogliano i signori uomini i quali comunque invito alla lettura che, come già sapete, non solo non avrà nulla da invidiare alla Divina Commedia ma non avrà nemmeno nulla di serio.
In effetti, ora che ci penso, probabilmente non avrà nulla e basta.
E’ pur sempre una domenica dopo pranzo, cosa potreste aspettarvi?
Poco. Decisamente poco.
Comunque invito lo stesso alla lettura, caparbiamente, testardamente, siate affamati siate folli. Come direbbe Hannibal Lecter.
Mi rendo anche conto che questa premessa sta durando un po’ troppo, e ciò mi causa una agrodolce sensazione di disagio e inadeguatezza.
Come quando la mattina in treno incontri inaspettatamente qualcuno che conosci e trascorri l’intero viaggio parlandoci, ma chiedendoti incessantemente tra te e te se hai la fiatella.
Perché, lo sanno tutti, per sconfiggere la fiatella mattutina lavarsi i denti a volte non basta.

B a l l e r i n e    A s s a s s i n e
Quello che le donne non dicono.

Le ballerine sono quelle scarpe che in un periodo compreso tra marzo e giugno fanno la loro comparsa nel guardaroba delle donne.
Dall’aspetto bon ton ed aggraziato, sono un’ottima soluzione e ancora di salvezza per molte ragazze (anche per me) in quanto, in primavera o in autunno, si pongono come anello mancante tra l’invernale stivale scamosciato col pellicciotto e l’estivo infradito a fiori haiwaiani.
Teoricamente stanno più o meno bene sotto la maggior parte degli abiti, che siano questi dei pantaloni, una gonna, dei leggins (copritevi il culo quando li indossate, altrimenti vi sporgerò denuncia), un vestito ecc.
Praticamente, invece, sono delle creazioni mostruose il quale unico scopo è mangiare i piedi di chi le indossa.
Questa è una cosa che le donne non ammetterebbero mai, perché non solo verrebbero etichettate come delle masochiste insensate, ma – cosa peggiore-  sarebbero costrette a inventarsi una soluzione alternativa.
Per questo preferiscono (preferiamo) soffrire in silenzio.

Sanguinare e zoppicare. Zoppicare e sanguinare.

Le ragazze che hanno indossato o indossano ballerine sopportando le più atroci sofferenze potrebbero incorrere nel fatale errore di pensare che il problema sia unicamente il loro e non un problema condiviso da tutto il genere femminile che popola il nostro pianeta (e forse anche i pianeti che non conosciamo ancora). Potrebbero pensare che il problema siano i loro piedi, o la fattura del pavimento sul quale camminano, o sia tutta una questione di abitudine, e potrebbero addirittura guardare con invidia mista ad ammirazione -magari proprio mentre stanno soffrendo silenziosamente- le altre ragazze per strada che indossano ballerine con leggiadria e disinvoltura non sapendo, invece, che le ragazze in questione stanno soffrendo a loro volta ma sono molto brave a fingere.
Mentecatte che non sono altro.
Vergogna.

Le ballerine assassine attaccano l’avversario (il piede) il diversi modi:
mordendo i talloni, segando i lati del piede, aggredendo la parte superiore, rimpicciolendosi improvvisamente (“a casa mi andavano bene” = tipica espressione di una ragazza alla quale le si sono rimpicciolite improvvisamente le ballerine nel bel mezzo di una passeggiata o di una festa ecc…).
Qualche giorno fa mi telefonò una mia amica in lacrime, chiedendomi se avevo a casa dei cerotti e potevo portarli all’università visto che le sue ballerine avevano cominciato ad assassinarle i piedi.
Per la cronaca non avevo cerotti a casa, ma solo dell’ovatta e lo scotch, per cui si è dovuta adattare a questo rimedio spartano. Una scena pietosa.
Mentre si auto-medicava in bagno tutte le ragazze che passavano la guardavano con occhi pieni di lacrime consapevoli, scuotendo la testa con mesta tristezza. Alcune le davano delle amichevoli pacche sulla spalla sussurrandole di farsi forza e che cose così prima o poi capitano a tutte e aiutano a diventare grandi.

L’unica soluzione che conosco per placare l’aggressività delle ballerine e ammaestrarle al vivere civile è quella di indossarle in casa magari mentre si fanno le faccende domestiche o mentre si studia ecc.. cercando di allargarle  (io le indosso con dei calzettoni doppi per accelerare l’opera).

Tutto questo per dirvi, care ragazze, che dobbiamo stringerci in un unico e solidale abbraccio per farci forza a vicenda.

Quello che non ti uccide ti rende più forte.
Passerà anche questa primavera.


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