balsamita

Creato il 30 giugno 2011 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Caratteristiche


La Balmasita viene chiamata anche con il nome comune di Erba di San Pietro o “erba amara” e fa parte della famiglia delle Composite.

Si tratta di una pianta erbacea perenne, che può raggiungere uno sviluppo notevole, fino ad un’altezza paria a 80-100 centimetri: inoltre, presenta un portamento eretto, con fusti spigolosi ed estremamente ramificati, mentre le radici sono striscianti e particolarmente fibrose.

Le foglie della pianta di balsamita si caratterizzano per avere uan forma tipica ovale ed una lunghezza che può raggiungere anche i 20 centimetri, mentre la colorazione è verde tendente all’argento.

Le ghiandole che si possono trovare all’interno delle foglie si caratterizzano per diffondere un profumo piuttosto intenso, che può ricordare quello della menta.

I fiori crescono all’interno di infiorescenze di ridotte dimensioni: la fioritura avviene nel corso della stagione estiva, a partire in modo particolare dal mese di luglio.

Coltivazione


La pianta di balsamita si caratterizza per prediligere tutti quei luoghi con climi temperati, mentre si dimostra piuttosto sensibile alle temperature che scendono sotto il livello dello zero centigrado e anche, all’opposto, i valori termici eccessivamente alti.

L’esposizione di questa pianta deve avvenire in luoghi caratterizzati da pieno sole, ma anche piuttosto riparati nei confronti del vento.

La pianta di balsamita si caratterizza, inoltre, per svilupparsi alla perfezione sui terreni aridi, sassosi, calcarei ed umidi, mentre non sopporta quelli compatti dato che è molto sensibile ai ristagni idrici.

Si tratta di una specie che cresce soprattutto nella parte occidentale del continente asiatico, ma nel corso degli anni è arrivata anche nel bacino del Mediterraneo , nel vecchio continente e nell’intera America settentrionale.

La moltiplicazione dell’erba di San Pietro avviene mediante seme, per via vegetativa e per divisione dei cespi che si può ottenere grazie alla frammentazione del rizoma.

Infine, l’erba di San Pietro si può coltivare negli orti, nei giardini famigliari, ma anche all’interno di vasi di grosse dimensioni.

Principi attivi e proprietà


I principi attivi della pianta di Balsamita si trovano in particolar modo all’interno delle foglie e nelle sommità dei fiori; sono rappresentati dall’olio essenziale volatile, da dei principi amari, da delle sostanze tanniche e lattoni sesquiterpenici.

Grazie alle sue proprietà aromatiche, la pianta di Balsamita si caratterizza per essere impiegata in cucina per fare in modo di dare sapore dalle insalate e alle frittate .

Le foglie e i fiori di Balsamita presentano al loro interno un olio essenziale ed un principio amaro che si caratterizzano per offrire proprietà digestive, diuretiche e antispasmodiche.

Per quanto riguarda l’uso esterno, è necessario sottolineare come vengano utilizzate prevalentemente le foglie macerate in olio di oliva per la cura delle ferite, mentre le foglie fresche vengono pestate e poi impiegate come cataplasma per curare i mal di testa.

Tra le altre principali caratteristiche, l’erba di San Pietro si caratterizza per avere anche proprietà terapeutiche; inoltre, può essere utilmente sfruttata come buon digestivo e riesce a contrastare con buona efficacia aerofagia, vomito, dolori intestinali, raffreddori e bronchiti.

Nel caso in cui si soffra di scarsa secrezione della bile, la pianta di Balsamita permette di svolgere una funzione stimolante sulle funzioni di fegato e cistifellea e riesce anche a medicare delle scottature, piccole ferite e le punture di insetti.

In alcuni casi può anche essere impiegata per profumare la biancheria e per fare in modo di tenervi il più lontano possibile gli insetti.

Utilizzo


Nel Medioevo l’erba di San Pietro, una pianta decisamente amara ed aromatica, si caratterizza per avere una grande diffusione e per sfruttata, in modo particolare, come rimedio per via delle sue presunte proprietà medicinali, dato che si pensava fosse in grado di svolgere un’azione benefica in tutti i casi di ansia e depressione, ma anche un’azione antispasmodica nelle coliche e negli spasmi gastrointestinali, molto utile per i trattamenti contro le bronchiti e raffreddori.

Gli stessi erboristi pensavano che svolgesse un’azione benefica anche come colagogo e attivante le funzioni di fegato e cistifellea, utile come digestivo e anche antimeteorico in caso di aerofagia.

In base a quanto sostenuto dagli erboristi, sarebbe in grado di svolgere un’azione emmenagoga, rendendo migliore il ciclo mestruale nel momento in cui si verificano mestruazioni difficili e dolorose.

Tra i principali prodotti in commercio troviamo gli infusi a base di Balsamita, al quindici per mille, che sarebbe in grado di svolgere un’azione stimolante ed emmenagoga.

L’essenza di questo vegetale, invece, viene impiegata nella composizione delle acque odorose prodotte nell’officina di Santa Maria Novella a Firenze.

Per il momento gli studi attuali non hanno evidenziato nessuna controindicazione alle tradizionali dosi terapeutiche, quindi è sconsigliato l’uso della pianta di Balsamita unicamente nel caso di ipersensibilità individuale.

Ovviamente, anche in questo caso è sempre meglio utilizzare il prodotto con molta cautela e solamente su prescrizione e controllo del medico o dell’erborista.