Balzello energia, piccole imprese sul piede di guerra

Da B2corporate @b2corporate
Peggio dell'IMU. Non usa mezzi termini Confartigianato, evocando una delle imposte più discusse negli ultimi anni per descrivere l'aumento in bolletta che le piccole imprese hanno rilevato in questi giorni. Il 16,1% in più rispetto all'anno scorso è infatti l'ammontare del balzello che servirà a finanziare la spesa energetica delle aziende che consumano più di due milioni di kilowatt l'anno, secondo il decreto ministeriale del 5 aprile 2013.  La famigerata componente "AE" serve infatti a coprire i circa 800 milioni annui in meno di gettito alla cassa conguaglio per il settore elettrico.

Secondo i calcoli di Confartigianato, una piccola impresa (calcolata su un profilo di 50 Kw di potenza impegnata e 70 Mwh di consumo annuo) avrà un aggravio di 683 euro, oltre 200 euro più dell'incremento dell'Imu sul capannone.
I piccoli imprenditori protestano, ricordando che le grandi imprese che beneficiano delle agevolazioni rappresentano solo lo 0,7% delle imprese manifatturiere italiane, per un totale di 2.587 soggetti: un criterio iniquo, denunciano, che ha finito con lo scaricare su settori già duramente colpiti dalla crisi l'onere del finanziamento. Tutto questo a fronte di un'escalation degli oneri di sistema che in un biennio ha segnato una crescita addirittura del 72,6%.
Per fortuna SosTariffe, con il suo comparatore, può aiutare a risparmiare sulla bolletta dell'energia per contrastare i continui aumenti.