Bamberg – seconda parte

Da Loredana V. @lorysmart

Siamo quindi saliti verso il Duomo. Saliti è la parola adatta, perché la strada è piuttosto ripida. È dedicato ai santi Pietro e Giorgio ed è uno dei monumenti più rappresentativi del Medioevo tedesco, unitamente a quelli di Mainz e Worms. Attualmente una delle quattro torri che lo circondano è in restauro, come si vede dalla fotografia. Davanti staziona un caratteristico, vecchio autobus adibito al giro turistico della città.

La costruzione della chiesa ebbe inizio nel 1004 (un’altra fonte riporta il 1007) sotto il governo di Enrico II; consacrata nel 1012 fu però distrutta nel 1081 da un incendio. Riedificata, venne ancora incendiata nel 1185. Poco resta quindi della chiesa originaria. La terza ricostruzione ebbe luogo tra il 1215 ed il 1250,ed è una sorta di compromesso tra l’originario stile romanico ed il nascente protogotico. Successivamente, nel XVIII secolo alle quattro torri fu aggiunta una cupola a punta.

Una ampia scalinata conduce alla porta di Adamo, in quanto da essa nel giorno del Mercoledì delle ceneri venivano fatti uscire i penitenti, come Adamo fu cacciato dal Paradiso. Un tempo sui basamenti che fiancheggiano il portale poggiavano sei statue: Enrico II, sua moglie Cunegonda, santo Stefano, San Pietro ed infine Adamo ed Eva, senza vesti, cosa inusuale per quei tempi.

La porta di Adamo fa “pendant” con la Porta di Maria, (detta anche “Porta della Misericordia”) di stile lombardo, come è caratterizzato dai pomelli metallici che la adornano. Nel timpano che la sovrasta si trova la statua della Madonna fiancheggiata dalla coppia degli Imperatori Enrico II e Cunegonda, fondatori del duomo, nonché del vescovo Eckbert e di suo nipote, prete Poppo, mentre ai piedi di Maria c’è, inginocchiato, un crociato, donatore del portale. Il nome di Porta della Misericordia è dovuto al fatto che i peccatori espulsi dalla porta di Adamo nel Mercoledì delle ceneri venivano fatti rientrare da quest’altra porta nel giorno di Giovedì santo, dopo aver ricevuto l’assoluzione. Anticamente il timpano era colorato, ma adesso dell’iniziale decorazione restano solo pochi frammenti pigmentati.

Davanti al portale il “rospo” del Duomo. Inizialmente erano dei leoni a guardia dell’ingresso, ma il tempo e le intemperie hanno consumato moltissimo i manufatti. Anche su questi “rospi” esistono delle leggende che vedono protagonista il demonio, che osteggiava la costruzione  della chiesa.

All’interno del Duomo ci accoglie subito la statua equestre del Cavaliere di Bamberg. Ne è ignoto l’autore come pure il personaggio raffigurato, forse lo stesso imperatore Enrico II, ma molto più probabilmente si tratta del santo re Stefano d’Ungheria, come sembrerebbe dalla fattura della sella, sposo di Gisella, sorella di Enrico II. La statua, pur a grandezza naturale, è situata piuttosto in alto, su una mensola poggiante su uno dei pilastri. Il baldacchino che lo sovrasta, indice di regalità, rappresenta la città di Gerusalemme ed il cavallo è uno dei primi raffigurato ferrato. Il gruppo marmoreo è allegorico, rappresentando tutto l’universo: un demone in basso (qui non visibile) rappresenta gli Inferi, la mensola coperta di frasche il regno vegetale, il cavallo ovviamente il regno animale, il cavaliere il genere umano e Gerusalemme il Regno Celeste.

(Immagine da internet)

Così perfetto l’aspetto del Cavaliere, da essere assurto ad immagine del tipico ariano durante il Terzo Reich.

L’imperatore morì cinquantunenne a Gottingen nel 1024. Nel 1033 lo seguì la consorte Cuegonda, che si era ritirata in un convento presso Kassel. I due sposi, canonizzati dopo la morte, furono tumulati vicini nel duomo in una tomba costruita tra il 1499 ed il 1513 scolpita da Tilman Riemenschneider. La pietra tombale li raffigura appunto fianco a fianco, ma presenta una particolarità: solitamente alla destra si metteva sempre l’effigie del personaggio più importante, quindi in questo caso avrebbe dovuto essere Enrico II, ma qui avviene l’opposto. Cunegonda infatti veniva venerata dal popolo con un rito quasi mariano, perciò le venne riservato il posto d’onore.

(Immagine da internet)

Ai piedi dei due sovrani, ci sono i blasoni sorretti da due leoni, mentre le fiancate sono adornate da bassorilievi rappresentanti episodi della vita dei due santi coniugi. Tra queste, la prova dei vomeri: Cunegonda, sospettata di infedeltà, cammina scalza su alcuni vomeri ardenti, uscendo indenne dalla prova, e questo era indizio di un favorevole giudizio divino. C’è poi il miracolo della moneta: Cunegonda, al momento di pagare gli operai che lavoravano alla costruzione del convento di santo Stefano, scopre tra di essi un ladro, in quanto la moneta gli perfora la mano.

Su uno dei lati brevi del sarcofago è riprodotta la morte dell’Imperatore. Come ho scritto in precedenza, Enrico morì nel 1024 nel suo palazzo nei pressi di  Gottingen. Cunegonda, piangente, e la Corte erano presso di lui e l’immagine mostra l’Imperatore mentre impartisce le ultime disposizioni dal letto di morte.

Proseguendo nella visita del duomo, si arriva all’Altare natalizio, ultima opera dello scultore Veit Stoß, risalente all’anno 1520. L’altare era destinato alla chiesa dei Carmelitani di Norimberga, della quale Andreas, figlio dello scultore, era priore. Veit Stoß vi lavorò per tre anni, terminandolo nel 1523. L’altare non fu però completato, a cauìsa della Riforma di Norimberga del 1524; Andreas Stoß si trasferì poi a Bamberg nel 1526, nell’attuale Obere Pfarre (la Parrocchia Superiore), e nel 1543 il trittico incompiuto fu acquistato da questa chiesa e qui installato. Nel 1937 l’Altare natalizio fu trasferito nel Duomo come prestito permanente, e la Parrocchia Superiore ottenne in cambio una Pala d’altare del Tintoretto.

Al centro dell’Altare di Veit Stoß è illustrata la Storia del Natale: si può osservare la madonna con Gesù Bambino, a sinistra sopraggiunge Giuseppe. Vicino a Maria si vedono alcuni angeli musicanti e sullo sfondo si scorgono delle persone arrampicate sugli steccati per osservare meglio l’evento. Gli altri bassorilievi ai lati illustrano a destra la Nascita di Maria, in basso a destra l’ingresso di Gesù nel Tempio, quindi in alto a sinistra la Fuga in Egitto ed infine in basso a sinistra l’Adorazione dei Re Magi. In origine erano stati preparati per le ante dell’Altare altri bassorilievi, che, però, sono andati smarriti in seguito a danneggiamenti e furti.


Archiviato in:appunti di viaggio, Viaggi Tagged: Bamberg, duomo, Germania

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Analisi d’intelligence: criticità e benefici del sistema di spionaggio e...

    Print PDFdi Alessandro ContinielloIn questo periodo storico, alla luce dei tragici accadimenti francesi, i sistemi d’informazione e sicurezza di tutti i Paesi... Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Bloglobal
    OPINIONI, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ
  • Evitando le buche più dure...

    "Ma sei sempre in giro?!?""Ebbene si, ma se potessi, sarei in giro molto di più!"Ammetto che il mondo visto dalla finestra, è molto meno interessante di quello... Leggere il seguito

    Il 25 giugno 2015 da   Patalice
    DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI
  • Le streghe di Salem

    (2012, Rob Zombie)Ho fatto un grave errore, di cui sono pronta ad assumermi le mie piene responsabilità.Sapete cosa ho fatto?Ho guardato Le streghe di Salem in... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Mariparacchini
    CINEMA, CULTURA, HORROR, OPINIONI
  • La geometria sacra della creazione

    Stan Tenen Una lunga intervista con lo studioso americano Stan Tenen, fondatore del Progetto Meru e scopritore di un codice geometrico universale codificato... Leggere il seguito

    Il 20 giugno 2015 da   Dariosumer
    CURIOSITÀ, OPINIONI
  • 7q5 il frammento della discordia

    Il frammento del Vangelo di Marco nella Biblioteca di Qumran denuncia i rapporti tra Essenato e Crisianesimo 7Q5 è un frammento di un rotolo di papiro... Leggere il seguito

    Il 20 giugno 2015 da   Dariosumer
    CURIOSITÀ, OPINIONI
  • Il battezzatore e gli esseni

    Circa Giovanni il battezzatore ci sono cinque punti da considerare: il suo contatto con gli esseni, la sua predicazione, il battesimo di Yeshùa, il giudizio... Leggere il seguito

    Il 20 giugno 2015 da   Dariosumer
    CURIOSITÀ, OPINIONI