Bambini, che sberle!

Da Wising
Ieri siamo stati alla nostra prima festa di compleanno, la cuginetta festeggiava i 7 anni.
Torta, regali e tanti bambini, di ogni età.
Per Cigolino un'esperienza nuova, ero curiosa di vedere come avrebbe interagito, come e se si sarebbe inserito nel gruppetto.
In realtà, a 17 mesi, giocare insieme è un concetto sconosciuto e non applicabile. E' ancora la fase del provo a fare le cose, provo a farle da solo e si ci riesco, un giorno, le farò anche con gli altri.
Bene.
Il giovanotto mi ha dato ottime soddisfazioni.
Sorridente, curioso, pacifico. Un po' sbirciava i giochi degli altri, un po' se ne stava sulle sue immerso in piccole meringhe che gli sono piaciute un sacco, un po' mi spronava a portarlo in giro per casa. Potrebbe camminare benissimo da solo, ma ha ancora bisogno della punta del mio dito, così, per sicurezza.
Ha fatto poi la conoscenza di un bimbo di poco più grande di lui (un mese), solo molto più robusto di lui, indipendente e nella fase è tutto mio e non sfidarmi.
Così, pronti via, Cigolino si è preso un paio di sberle dal nuovo amico.
Cigolino non sa cosa siano le sberle. Ci è rimasto malissimo.
Non il male, ma l'offesa, il non sapere come reagire l'ha gettato in un pianto inconsolabile. Lacrimoni.
L'altro bimbo ha genitori attenti, che subito l'hanno sgridato e spiegato che non si fa.
Un attimo dopo Cigolino si beccava un'altra sberla. Niente di pericoloso, ma inaffrontabile dal suo punto di vista. Lacrimoni, di nuovo.
Ma perchè ci sono bambini che picchiano altri bambini? Parlando in generale eh, che il nuovo amico in realtà è un bambino tranquillo e sorridente, così come i suoi genitori.
L'indole è responsabile fino a un certo punto.
Pare sia la frustrazione la vera colpevole.
I bambini piccoli hanno pochi strumenti per esprimere se stessi e ciò che davvero vogliono, questo provoca una compressione che sfogano poi in vari modi: c'è chi morde, chi picchia, chi fa i capricci, chi diventa introverso. E' un bene che si sfoghino e finchè il tutto resta a livello di scaramucce tra bambini non è un problema. Bisognerà preoccuparsi solo se fanno davvero male ad altri o se "la violenza" diventa l'unica espressione del bambino.
Altra componente dell'espressione violenta del bambino è la famiglia. Più la famiglia è serena ed equilibrata più lo sarà anche il bambino, al contrario, invece, avremo bimbi inquieti e aggressivi.
Consideriamo anche che il bambino imita molto: se in casa si urla, perchè si discute sempre, lo farà anche lui; se i genitori hanno modalità nervose, violente, lui imiterà anche quelle.
C'è poi la carenza d'affetto. A genitori poco inclini alle coccole, corrispondono figli nervosi.
A mamme emotivamente distanti, figli spesso maneschi. E così via.
C'è una spiegazione, per tutto.
La vera difficoltà sta nello spiegare, a chi manesco non è, come comportarsi.
Cosa dico a Cigolino? Così piccolo, niente. In qualche modo dovrà imparare da sè, trovare la sua modalità di difesa. E' poco realistico immaginare che capisca la differenza tra non picchiare, difendersi, scappare o qualunque altra cosa.
Ieri la sua scelta è stata: io ti ignoro.
Alla seconda sberla non l'ha cercato più, si è messo a giocare per i fatti suoi e tanti saluti. Senza rancore.
Una scelta che ho apprezzato e che ho trovato furba: avrebbe avuto la peggio nella lotta :)
Da parte mia ho evitato di fare la mamma chioccia: l'ho consolato, certo, ma senza esagerare lasciando a lui lo spazio per ritrovare il suo equilibrio, sperimentare i propri strumenti di ripresa.
Tendenzialmente faccio sempre così. Lo consolo, controllo che sia tutto a posto, ma non lo "costringo" a calmarsi a suon di coccole. A calmarsi ci pensa lui (di solito in un minuto).
Forse sono una mamma fredda e lui farà il terrorista da grande.

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