Io descrivo la nostra esperienza personale, con scelte personali, derivate da pensieri e ragionamenti personali, ci tengo a specificarlo perche’ ogni famiglia deve decidere in base alle proprie prospettive e sicurezze personali, cosa che ritengo molto importante perche’ poi si di deve fare i conti con le proprie paure, timori e dubbi che toccano il cuore di noi genitori.
Quando decidemmo di emigrare in Danimarca, avevamo preso coscienza che la lingua parlata era il Danese, che l’inglese era solo un “cuscino” che poteva esserci utile all’inizio ma non doveva essere uno standard per la vita qui al Nord Europa.
Su questa base bisognava fare in modo che i piccoli cervelli che davamo in mano allo stato Danese, dovevano ( almeno loro ) integrarsi quasi del tutto, per poter coltivare amicizie, abitudini e pensieri che gli servissero per non avere problemi nel tempo, diventare parte integrante del sistema “scuola” e poter continuare senza problemi il percorso “asilo > scuola > superiori > universita’ “, con amicizie e tutto quello che ne deriva.
La scelta di espatrio con famiglia non e’ delle piu’ semplici, questo lo si deve mettere nel piatto, e’ difficile per noi adulti, e lo e’ sicuramente un po’ anche per i nostri bambini, in modi diversi sicuramente, ma non possiamo togliergli la loro parte di difficolta’ in questa avventura, avevamo messo in preventivo gia’ prima di partire, qualche lacrima, qualche insulto, piccole perplessita’ e qualche richiesta di rientro in Italia derivata da vecchie amicizie o parentela a cui tenevano in particolar modo.
A queste cose solo noi genitori possiamo fare fronte, nel modo che riteniamo piu’ adeguato, in base alle nostre esperienze e sicurezze, loro non faranno altro che copiare cio’ che sentono dire da noi, e cio’ che faremo nel pratico per l’integrazione.
Noi abbiamo deciso di iscriverle direttamente in scuole Danesi, senza ma, senza pero’, l’impatto iniziale sara’ meno morbido ma con una linea di inserimento molto piu’ veloce e sicura, sono bambini, si adattano a tutto.
La prima iscrizione e’ stata per entrambe all’Asilo, che qui si chiama Børnehave, dai 3 ai 5 (6) anni, ( a 6 si inizia la Skole ), dopo l’iscrizione fatta in comune o sul sito borger.dk, in cui una volta entrati con il vostro ID, ti daranno gli asili e scuole libere in ordine di distanza da casa tua con qualche descrizione, decidete se mandare la moglie a visitarseli tutti o andare a fortuna tramite il sesto senso, noi siamo andati di sesto senso, ci piaceva il dubbio della casualita’ in terra straniera.
Dopo il primo incontro con le insegnanti per parlare delle bambine, dei motivo dell’espatrio, di cosa ne pensiamo di questa nazione e varie cose che delineano il nostro profilo di Expats ( tutto in Inglese ), ci hanno assegnato una data per l’inizio della scuola.
Primo giorno, ansia dubbi, perplessita’, 200 raccomandazioni alle bambine, ti vogliamo bene, la mamma e papa’ fanno questo per voi, se avete problemi la maestra ci chiama subito, vi vogliamo bene ancora, abbracci, baci ecc ecc
Arriviamo al Børnehave, la maestra ci viene in contro e prende le bambine per mano, parlando Danese in un modo quasi fatato, che solo ad ascoltare ci sarei andato anche io senza discutere, se muoro, voglio farlo assieme a te signora maestra ! :-)
Le mani delle bambine si staccano dalla tua, ecco, ora pensi che sei un genitore cattivo ed egoista, pensi che soffriranno come dei maiali in macellazione, sei la loro codanna… nel durante la maestra ci fa segno che se ci sono problemi ci chiama al telefono, spariscono dalla tua vista, ti guardi attorno e vai via.
Tieni il telefono vicino a te tutto il giorno, controlli di prendere sempre il segnale, controlli di avere il volume al massimo, DEVI SENTIRE IL TELEFONO, le tue bambine potrebbero essere in fin di vita, speri che l’insegnante lo capisca e ti chiama, sei pronto a correre appena vedi il numero suonare, ancora prima di rispondere sei gia’ per strada.
Beh, non succede nulla fino al primo pomeriggio….
Vai a prenderle, le trovi a giocare con gli altri bambini e che ti chiedono di aspettare un attimo, chiedi alla maestra, lei ti dice “Super Godt “, di ricordarti i vestiti per uscire a giocare, perche’ qua si esce anche se il meteo e’ anormale per noi mediterranei, e che gli hanno prestato loro dei vestiti, te ringrazi in 4 modi diversi e saluti.
Bene, questo e’ stato il primo approccio con la scuola Danese, direi che i problemi risiedono nella nostra testa molte volte, per i bambini sono ben altri, se si sentono coccolati, per loro potrebbero parlare in Ungherese antico, che gli farebbe lo stesso.
Non nego che nel passare del tempo, ci possono essere piccole ricadute, qualche lacrima e piccoli disguidi sentimentali, ma basta essere sempre sicuri del fatto che alla fine tutti li stanno trattando bene e che problemi gravi non ci sono, al massimo li tenete a casa 1 giorno spiegando all’insegnante l’accaduto e si riparte, a scuola sanno essere molto convincenti per ritornarci, con giochi e varie iniziative di gruppo.
In 6 mesi parleranno un discreto Danese, mancano vocaboli o verbi, ma si fanno capire bene con le amiche, e le parole stupide sono le prime ad arrivare, sentirle dire “scoreggia” e vederle ridere tra di loro… non ha prezzo e hai capito che ormai saranno loro ad insegnare a te.
Il problema siamo noi adulti, non loro bambini, concentrate le paure e forze su di noi grandi, loro avranno un livello di apprendimento incredibile, senza gradi fatiche, questo ve lo posso assicurare.
Spero di aver descritto i vari sentimenti che mi chiedete in modo chiaro, per il resto lasciate un commento qui sotto e appena posso rispondo volentieri.
- Articolo in cui spiego nel dettaglio il sistema scolastico Danese:
http://mattiamusiello.blogspot.dk/2012/07/sistema-scolastico-in-danimarca.html
- Una scuola ( Skole ) in Danimarca, foto e impressioni
http://mattiamusiello.blogspot.dk/2013/06/nordstjerneskolen-frederikshavn.html
Vi ses,
Mattia