Bambole fai da te: una nuova passione

Creato il 29 ottobre 2013 da Nonnaso @NonnaSo

Oggi comincio con una serie tutta nuova di post su uno “strano” argomento, che molti di voi più recenti follower del blog non riconosceranno per quello che è, ovvero le prime avvisaglie dei post che tanto sono piaciuti lo scorso anno sotto Natale: i #pensierini fai da te per confezionare dei discreti (e low costissimi!!) regali di Natale, appunto.

Lo so, lo so… mancano ancora 2 mesi a Natale e io già ci sto pensando?

Beh, si. Complice un dannato accanimento della crisi che mi costringe a guardarmi in giro con larghissimo anticipo (onde poter fare più economia possibile e magari risparmiare un pochino rispetto a quanto riuscirei a fare sotto le feste, con la corsa al regalo e i prezzi gonfiatissimi), si: sono già qui che penso al Natale.

In più, ho parecchio tempo libero, pensieri aggressivi da tenere a bada, e ho bisogno di tenere le mani occupate ahahah. E poi, una ragazza non può mica vivere di solo shopping, no?

Sono anche, come sapete, una di quelle persone abituate a dimostrare in modo tangibile alle persone a cui voglio bene, che voglio loro MOLTO bene, e mi sembra sempre che comprare un regalo già confezionato (per quanto adattissimo alla persona o all’occasione) abbia sempre quella caratteristica di “freddezza” che in un regalo non vorrei mai vedere. come quando anno dopo anno la stessa persona ti regala le stesse cose (sempre sciarpe, o sempre prodotti da bagno).. mi fa sempre sospettare che siano ricicli, o che quella persona non si impegni nemmeno un po’ per cercare di capire i miei gusti (sbagliano sempre le profumazioni, anche con voi??) o per farmi un regalo che mi faccia davvero piacere.

Insomma, per tutti questi motivi (e anche altri), a me i regali PIACE FARLI DA ME, ovvero con il FAIDATE.

E ogni anno, perché no, cerco sempre di trovare nuovi spunti, di imparare a fare cose nuove, di trovare e “copiare” nuove idee. Ecco quindi perché arriviamo a questo anticipo di #pensierini.

L’idea si è formata nella mia testa andando a curiosare sui siti di lavori a mano, ricamo, uncinetto, decorazione per la casa che sono un po’ la mia passione (assieme alle cose di casa, ai gatti, al design, e a 1000 altre cose… ma che vi devo dire: sono eclettica, e poi non sai mai da che parte ti può arrivare un’idea, e come puoi trasformarla con un po’ di creatività!).

Una delle mie preferite (ovviamente!) è Martha Stewart, il cui tutorial facile facile per confezionare una bambola fatta a mano è stato il primo passo su una lunga (e sorprendentemente piena di ricompense) strada verso la specializzazione in bambole dal gusto… vintage.

Di queste bambole vintage parlerò in uno dei prossimi post (voglio solleticare la vostra curiosità e prometto che ne vedrete – modestamente – delle belle), mentre oggi ci concentriamo sul tutorial, sulla facilità di esecuzione, e sui primi pezzi che ho prodotto.

Il tutorial di cui vi ho messo il link sopra, ho scoperto poi che è stato di ispirazione a molte… e mi ha confortato sapere che moltissime altre crafter si sono ritrovate, seguendo le istruzioni lì contenute, con una “prima bambola” non dissimile dalla mia “prova”….ci accomuna a tutte una gran fantasia, a quanto pare!

Ora, non ridete… la mia prima bambola (Primera la chiamerò) è uscita un po’ stortina eh… però ha le sue potenzialità!

Così potete rendervi conto delle dimensioni, rispetto a una matita.

Primera, assemblata, prima di essere imbottita.

E pensare che è costruita quasi completamente con materiali di riciclo! (potete infatti riconoscere uno strofinaccio da cucina drubaato alla mamma, i miei jeans vecchi e bucati che non avevo cuore di buttare – e così “rivivono” una seconda vita, delle pezze di cotone color avorio che avevamo in casa…). Solo il pannolenci ho dovuto andare a comprare (anche perché di capi di abbigliamento con il pannolenci è molto difficile trovarne e poi dispiace sempre separarsene..), per fare i capelli e le altre componenti, e, ovviamente, l’imbottitura  apposita (tutto facilmente reperibile nelle mercerie specializzate (quelle che vendono anche i kit fai da te per le bambole, e cose così).

Primera, assemblata, prima di essere imbottita.

Ma se avete il pallino del fai da te e un sacco di lana che vi avanza  (e soprattutto sapete gestirla… io ci faccio sempre un sacco di casini!) potete usare Lavecchia lana per fare i capelli della bambola, e così ne avrete una completamente di riciclo

Primera, finita!

Personalmente, però, ho preferito modificare il cartamodello per creare qualcosa di più simile a certe bamboline che avevo visto ad una fiera (Orticolario, andate a rivedervi il mio post) e così ho dato il via alla seconda produzione… le bamboline più semplici, ma decisamente più graziose, di @NonnaSo.

Il risultato  stato ottenuto principalmente raddrizzando le componenti di braccia e gambe (che non fanno più la caratteristica curva a L e vengono ritagliate già accoppiate a due a due (con un lato già unito invece che da cucire), realizzando il corpo su un modello triangolare invece che rettangolare, e giocando molto con il pannolenci per i capelli, creando dei volumi in 3D che le bambole originali non hanno (ma che a me invece piacciono molto).

Modello bambola Stella di Natale

Il risultato lo potete vedere qui sotto, una volta assemblati ben bene tutti i pezzi, ciascuna bambola mi acquista fra le mani, sull’onda del momento, una vita ed un carattere tutto suo, e anche se i tessuti di partenza sono gli stessi (jeans, velluto, cotoni stampati con fantasie vintage, pannolenci rosso e nero), vedete bene che il risultato è quasi magico.

Personalmente preferisco cucire a mano ciascuna bambola (ci impiego dalle 4 alle 6 ore ciascuna, dipende dal tipo di dettagli che devo realizzare), anche perché oltre a non avere a casa la macchina da cucire non ne ho molta dimestichezza, mentre con il cucito ormai ci ho “preso la mano” (ed è rilassante, vi dirò, concentrarsi per fare tutti quei piccoli punti regolari, alcuni dei quali poi vanno “a vista”).

Questa bambola mi è venuta un po’ “tanguera”, non trovate?

Il segreto che le rende così speciali, però, ve lo posso confidare, sta poi tutto nel dettaglio: mentre cucio ciascuna bambola, infatti, se mi accorgo che “le manca qualcosa” comincio a scervellarmi su come ovviare al problema… una blusa troppo scarna la, un punto mal fatto da cucire qui… ecco che quindi mi vengono idee come “riciclare” un paio di orecchini con pendenti a goccia per fare la collana di una bambola, oppure una vecchia sciarpa per fare la sciarpina alla mia doll (che se poi prende freddo)… insomma non c’è proprio limite alla fantasia ed è proprio questo il bello.

Oltre che l’estrema facilità nel confezionarle, queste bambole! (ora, non dico di non avere due dita con il callo e qualche buchetto chiuso da un paio di cerotti… ma sono danni collaterali che sono pronta ad affrontare per il piacere di vedere la faccia stupita – e spero anche felice – di chi riceverà questi miei #pensierini di Natale - un pool moooolto ristretto di persone che amo veramente molto – anche perché sono già innamorata di ciascuna bambola e non vorrei separarmene !).

Qui vi faccio vedere solo le prime due della serie (oltre alla mitica numero1 dalla quale non mi separerò mai – le devo molto! -) … ma nei prossimi post vedrete le altre! Sto pensando di istituire la rubrica “Sunday dolls” ad esempio, e farvene vedere una per ognuna delle prossime domeniche…che dite?

Stella (di Natale) e Tanguera

Sono ancora indecisa su che nome dar loro… dare i nomi alle bambole è un po’ come dare i nomi ai gatti…prima le devi conoscere un po’, te lo devono ispirare loro (magari anche sussurrare…) è per questo che per il momento alloggiano sul mio tavolo, dove ogni tanto passo con un sorriso ebete, e mi sento molto orgogliosa mentre le osservo nei loro piccoli dettagli… ma presto verranno incartate e partiranno verso i loro prossimi destinatari….

Ma mi raccomando… tenetevelo per voi, perché questi sono i regali di compleanno e di Natale per la mia mamma!! (non rovinatemi la sorpresa…………….!!!)



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