Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki- moon, è in visita in Burkina Faso per la durata di due giorni.
Giorni che saranno impiegati da lui per incontrare le maggiori autorità del luogo e il nuovo presidente eletto, Roch Marc Christian Kaboré.
Inoltre Ban Ki- moon ha intenzione di felicitarsi ufficialmente con il popolo burkinabé per essere stato capace di una transizione pacifica dal vecchio al nuovo e di averlo fatto con correttezza attraverso elezioni, che si sono rivelate realmente democratiche.
Purtroppo,appena nel settembre 2015, il Burkina Faso era stato vittima di un colpo di Stato ad opera del generale Diendéré e dei suoi uomini.
E, in quei giorni, il tributo di vittime nel Paese era stato piuttosto elevato.Decine di vittime innocenti.
Il ritorno alla normalità, che è stato certamente sofferto, è avvenuto alla fine comunque.
E il Burkina Faso, al momento, sapendosi gestire con una buona guida politica, giacché le potenzialità ci sono tutte (i burkinabé sono in effetti un popolo giovane, laborioso e intelligente),può davvero guardare con serenità al suo futuro.
E questo sempre jihadisti permettendo.
Infatti qualche turbamento in merito in questi giorni c'è stato e c'è a causa dei ripetuti incendi nei negozi della capitale, Ouagadougou.
Le autorità ,per ridimensionare i timori della gente, di rimando parlano di incidenti legati a eventuale sovraccarico di energia elettrica su linee non in buone condizioni.
Ma i dubbi rimangono.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)