seguita dal Gruppo Carige con 186 milioni e unica tra i dieci maggiori istituti della penisola a mostrare un aumento dei profitti (+5,3%).
La valanga di perdite e' stata provocata dalla massa di svalutazioni sugli avviamenti. Le banche hanno dovuto abbassare in modo consistente il valore delle acquisizioni realizzate negli anni del boom dello shopping bancario. I cosiddeti impairment hanno cosi' affossato i conti. Il totale delle svalutazioni ammonta a oltre 30 miliardi proporzionalemtne distribuiti tra le principali 6 banche. Per Unicredit e Intesa Sanpaolo le rettifiche sull'avviamento hanno superato i 10 miliardi ciascuna. Oltre 4,5 miliardi di euro per Bmps, cifre intorno ai 2,2 miliardi per Ubi Banca e Banco Popolare. La Bpm mostra un impairment di 438 milioni mentre solo 107 milioni per Bper.
A Unicredit il record negativo della perdita 2011 con un risultato in rosso per 9,2 miliardi, 8,19 miliardi per Intesa Sanpaolo che ha comunque deliberato la distribuzione di un dividendo agli azionisti. Sfiora i 4,7 miliardi la perdita netta del ''Monte'', 3,1 miliardi per Banco Popolare e 1,84 miliardi il ''rosso'' di Ubi Banca. source