Magazine Tecnologia

Banda larga: ecco la situazione in Italia ed in Sardegna

Creato il 17 aprile 2015 da Alessandro Ligas @TTecnologico

Rete banda larga SardegnaSentiamo parlare quotidianamente di banda larga, digital divide, ma qual è la situazione in Italia ed in Sardegna?

Ieri è stato messa online la piattaforma Infratel Italia il primo strumento pubblico per conoscere quale è la situazione della banda larga comune per comune e sapere qual è lo stato di avanzamento dei lavori che si stanno eseguendo per colmare il digital divide.

Il portale è stato realizzato da Infratel Italia, società in-house del Ministero dello sviluppo economico e di Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa). Infratel è il soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo.

La copertura in Italia

La rete internet copre il 96,9% della popolazione nazionale (con accesso ad una banda da 2 a 20 Mbps) e soltanto il 22,3% della popolazione (64% in Europa) ha accesso ad una banda a 30 Mbps ed il 2,4% ad una a 100 Mbps (contro il 6% in Europa).

L’obiettivo del governo è arrivare, ad una banda di almeno 30 MB, al 100% della popolazione entro il 2020.

Storia

Nel 2009 è nato il Piano Nazionale Banda Larga, autorizzato dalla Commissione europea, ed attuato Infratel Italia con l’obiettivo di azzerare il digital divide in Italia consentendo l’accesso alla banda larga a tutta la popolazione. Un piano che vuole eliminare il deficit infrastrutturale presente in oltre 6 mila località del Paese, i cui costi di sviluppo non possono essere sostenuti dal mercato.

Nel 2013 è stato avviato il Progetto strategico banda ultralarga (in via di conclusione nel corso del 2015), dove sono stati stanziati circa 500 milioni di euro pubblici per permettere di coprire circa 11 milioni di cittadini, circa 665 mila imprese e oltre 16 mila sedi delle pubblica amministrazione.

Il 3 marzo 2015, il Consiglio dei Ministri ha approvato la nuova strategia nazionale per la banda ultralarga con l’obiettivo di massimizzare la copertura della popolazione con una connettività ad almeno 100 Mbps, con priorità per le imprese e le sedi della PA, garantendo al contempo almeno 30 mbps al 100 % della popolazione.

Tra gli obiettivi del piano si trova anche il catasto delle infrastrutture “del sotto e sopra suolo” (che Infratel sta sperimentando dal 2013 con VIRGO – Virtual Registry of the Ground Infrastructures) con l’obiettivo di mappare tutte le infrastrutture esistenti sia nel sotto suolo che sopra e dei relativi interventi, di modo da garantire trasparenza della prassi decisionale e di ridurre i costi ed i tempi di realizzazione delle opere pubbliche e riducendo al minimo l’impatto ambientale. Un registro virtuale a disposizione di enti ed imprese che offre un database accessibile dei dati e dei servizi pubblici da parte dell’Amministrazione pubblica, delle Multiutility e dei Privati.

La situazione in Sardegna

Dal portale si evince che nella regione sono stati attivati 4 accordi di programma relativi al Piano Nazionale Banda Larga; sono state completate il 77% delle infrastrutture. Soltanto l’8,5 % della popolazione è raggiunto da banda maggiore o uguale a 30 Mbps mentre il 2,30% dei sardi risluta ancora sconnesso dalla rete.

I comuni che rimangono ancora stretti nella morsa del “digital divide” sono Villanova Truschedu, Baressa, Ussassai, Villanova Tulo, Tadasuni, Flussio, Semestene, Villa Verde, Bidonì, Genuri, Nughedu Santa Vittoria, Banari, Armungia, Ulà Tirso. Mentre i comuni più “connessi” risultano essere Quartu Sant’ Elena con il 52,7% di banda ultra larga (segnaliamo che non è specificato se questi dati sia relativi ad un reale utilizzo o meno in quanto nel comune sono ancora in esecuzione i lavori per la fibra ottica ndr) ; Cagliari è al secondo posto con il 44,8% (anche nel comune capoluogo sono in corso, in diverse zone della città, interventi per potenziare la rete) e Sassari con il 24,8% .

All’interno del portale inoltre sono presenti statistiche che mostrano quali sono i comuni più virtuosi nel rilascio dei “permessi di intervento” (numero di giorni) e scopriamo che Guspini risulta il comune più virtuoso con 18 giorni, a seguire Portoscuso 21 e Sadali ed Esterzili, a pari merito al terzo posto, con 61 giorni. Per le “grandi città” sarde, come Cagliari, Quartu Sant’Elena, Sassari, Oristano, Nuoro ed Olbia, come tanti altri comuni, non è presente il dato (nd = non dichiarato). Questo è un importante strumento che permette al cittadino di scoprire e di misurare l’efficienza del proprio comune e permette di far sentire la propria voce nei confronti degli enti locali contro i “soliti” ritardi burocratici che non fanno altro che ritardare lo sviluppo.

La piattaforma infine da anche la possibilità al cittadino di “mettere pressione” attraverso lo strumento “Vuoi internet più veloce?” che permette, all’utente non ancora coperto dalla banda, di “farsi sentire” segnalando il suo interesse ad accedere ad una banda ultra larga. Informazioni queste, utili anche per segnalare agli operatori dove è il caso di fare gli investimenti.

Ulteriori informazioni
Infratelitalia

Alessandro Ligas


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :