Magazine Cultura

Bandiera arancione la trionferà: tre domande ad Andrea Riscassi

Creato il 18 agosto 2012 da Tabulerase

Bandiera arancione la trionferà: tre domande ad Andrea RiscassiE’ appena uscito in versione e-book il libro “Bandiera arancione la trionferà – Le rivoluzioni liberali nell’est europeo” di Andrea Riscassi, giornalista Rai oltre che tra i fondatori di ANNAVIVA, associazione nata per mantenere vivo il ricordo di Anna Politkovskaja, giornalista russa assassinata da sconosciuti a Mosca nel 2006 e per promuovere la tutela dei diritti umani nell’Europa dell’est.

In Russia esistono le condizioni per una rivoluzione stile “Primavera Araba”?

Le condizioni ci sono. C’è una forte insoddisfazione della classe media e c’è una grande mobilitazione giovanile via internet. Nelle manifestazioni si incita platealmente alla rivoluzione, che io spero sia pacifica e non violenta. A dispetto di un regime che non perde occasione per mostrare il suo volto peggiore. La condanna a due anni di carcere per le Pussy Riot è lì a dimostrarlo. Ma grazie alla rete e alla mobilitazione mondiale, il putinismo questa volta ci ha perso la faccia. Speriamo non la recuperi.

Anna Politkovskaja è diventata un simbolo. La sua morte cosa ha cambiato?

La sua morte, anzi il suo omicidio tuttora impunito, è stato uno spartiacque. Fino al 7 ottobre del 2006 qualcuno poteva illudersi (o fingere almeno di farlo) che il regime putiniano si fosse incamminato sulla complessa strada della democrazia e del rispetto del diritti umani e della libertà di stampa.
Dopo, questo paravento è crollato.
E non tanto per l’assassinio in se (vile e terribile). Quanto per il fatto che nessuno abbia seriamente cercato di individuare i mandanti dell’omicidio e abbiano trovato solo (forse) gli esecutori materiali.
Se si vede lo sforzo giudiziario messo in campo per punire le Pussy Riot, ci si rende conto che hanno voluto non-indagare sull’omicidio di Anna. Come su quello di Natalia Estemirova e sui troppi giornalisti caduti in Russia mentre svolgevano il loro lavoro.

 Anna Politkovskaja diceva di scrivere ciò che vedeva: in Italia è così che si fa giornalismo? 

Qualcuno lo fa. Tanti invece, per quieto vivere, girano la testa dall’altra parte.
A nessuno è chiesto di fare l’eroe. Ma tra eroismo e codardia la scala delle opzioni è ampia…

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :