…e non mi riferisco alla prostituzione o roba del genere!
Queste sono le condizioni ancora oggi del canale che passa accanto al centro commerciale Siam Paragon di cui parlavo nel post di ieri. Un canale sopra al quale fino a qualche settimana fa c’era una casetta (abusiva ovviamente, anche se davanti c’è un box della Polizia per il controllo del traffico); un canale che potrebbe contribuire al deflusso dell’acqua se non fosse pieno di detriti e letteralmente bloccato da enormi blocchi di cemento a formare una diga.
Ora sembra che stiano emergendo gli ovvi anni di errori che stanno alle spalle di questo disastro. Anni di cattiva gestione delle risorse naturali, di edilizia senza piani regolatori, di abusivismo e corruzione. Molte delle pompe che dovrebbero drenare l’acqua al mare sono fuori uso; i sistemi per la pulizia dei canali sono arcaici e inefficaci. E ci voleva uno che venisse dal Vecchio Continente per dirci tutto questo? Un illustre esperto olandese sulle inondazioni, Dott. Adri Verwey, è l’eroe del momento: ospite di tutte le trasmissioni televisive, foto e interviste per giornali e TG, incontri con politici e governanti. Ma non durerà a lungo visto che sta “gentilmente e cautamente” criticando il modo con cui è stata gestita la situazione. Una gestione errata che risale ai mesi passati, quando l’acqua sarebbe dovuta defluire maggiormente verso il mare e non essere bloccata.
In Europa c’è chi ha detto che la Thailandia si stava sacrificando per salvare la sua capitale, Bangkok. In realtà è Bangkok che ha sacrificato la Thailandia!
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza.
Arthur Bloch
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