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Bangui ( Rep.Centrafricana) /Rischia la chiusura l'università per l'intero anno accademico

Creato il 10 ottobre 2011 da Marianna06

Continua ad oltranza lo sciopero dei docenti universitari dell'ateneo di Bangui( Rep.Centrafricana), che è in corso dal 12 luglio scorso e dovrebbe terminare, con la ripresa delle lezioni il 12 ottobre. E cioé tra due giorni.

La notizia di una ripresa della normale attività didattica ovviamente non è sicura ed il rischio vero è invece quello che gli studenti non potranno svolgere, quest'anno, la normale attività di studio e di ricerca, perché lo sciopero degli insegnanti, proclamato da un sindacato autonomo, il Synaes, ha raccolto fin da subito un'adesione del 100/% dei docenti.

Questo fa capire  immediatamente quanto di difficile soluzione sia il problema.

Infatti il Governo non ha rispettato quanto previsto da un suo stesso decreto, che era stato  addirittura varato nel 2006.

Il decreto prevedeva un aumento di stipendio per i docenti di ruolo e il pagamento agli insegnanti precari, che non avevano mai ricevuto uno spicciolo, pur avendo essi  prestato regolarmente la propria opera.

La verità è che le casse dello Stato  oggi sono vuote.

La crisi nel Paese è grossa, per usare un eufemismo e non dire, con maggiore credibilità forse, che è enorme.

 Io direi,senza  troppi peli sulla lingua, che il "buco" è paragonabile ad una voragine senza fondo.

 E, a livello internazionale, tranne che per la generosità di alcuni privati, che s'impegnano nelle adozioni a distanza, si fa poco e niente per aiutare un Paese di gente onesta e laboriosa, nonché creativa a livello artistico-artigianale, vittima di una lobbie politica ingorda e irresponsabile allo stesso tempo.

Certamente  non saranno vuoti piuttosto  i conti bancari all'estero dei diversi decisori politici,  di coloro che si sono susseguiti, negli anni, nella gestione della "cosa" pubblica in Centrafrica.

Metterei la mano sul fuoco, certa di non ustionarmi.

Intanto a causa della massiccia protesta degli insegnanti, con un decreto presidenziale annunciato alla radio, sono state subito comunicate ufficialmente le dimissioni forzose del rettore dell'università,  il professore Gustave Bobossi Sérengbé.

Il pugno forte e i muscoli d'acciaio del potere .

Non poteva non manifestarsi.

I comitati studenteschi , che hanno tentato di mediare tra le parti, nell'intento di poter fare svolgere  le regolari lezioni,  al fine di non far perdere agli studenti  un intero anno accademico,  avendo  comunque pagato le salatissime tasse,non hanno ottenuto alcun risultato.

Gli iscritti all'università a Bangui sono attualmente all'incirca 27 mila giovani, tra ragazzi e ragazze.

E ,di questo passo, pur con tutta e tanta buona volontà, il loro futuro non può,  di certo ,definirsi roseo.

 

   A cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

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