Bankitalia: andamento stabile dei tassi sui finanziamenti

Bankitalia rileva l’andamento stabile dei tassi relativi ai finanziamenti alle famiglie nel mese di settembre.

Nel Bollettino Monete e Banche di Bankitalia, si evidenzia che i tassi relativi ai prestiti a società non finanziarie e per importo non superiore al milione di euro sono rimasti invariati e cioè al 4,16%.

Facciamo una premessa, le società finanziarie sono imprese che si occupano a vario titolo di attività finanziarie, quindi di investimenti, della raccolta del risparmio, dell’erogazione di crediti, della detenzione di azioni in capitali di imprese oppure possono occuparsi di porre in essere tutta la documentazione necessaria per richiedere un prestito per conto di un cliente.

Detto questo, il dato di Bankitalia si riferisce ai prestiti concessi alle società che non operano nel settore finanziario.

I tassi relativi alle nuove erogazioni di credito al consumo rimangono anch’essi invariati attestandosi intorno al 9,24%.

Queste rilevazioni di Bankitalia sono incoraggianti, non ci sono state nel mese di settembre temute impennate dei tassi causati dalla crisi eocnomica e dallo spread che continua a salire.

Ma occorre fare delle precisazioni: questi dati si riferiscono a due mesi fa e mai come nel campo del’economia, le oscillazioni sono frequenti e se contestualizziamo tutto quello che è successo e che succede nei mesi di ottobre e novembre, possiamo immaginare che questi dati siano destinati a non restare invariati.

Negli ultimi mesi, infatti, lo spread sta salendo in modo incontrollato, in più occorrerebbe incrociare i dati statistici nel senso che se è vero che a settembre non ci sono stati sbalzi, è pur vero che negli ultimi tempi la domanda di credito va diminuendo; le famiglie, soprattutto quelle i cui componenti sono giovani, fanno fatica ad entrare nel mercato del credito, non hanno garanzie ed hanno un lavoro precario; la situazione delle imprese ricalca quelle delle famiglie, in grande affanno soprattutto le piccole e medio imprese.

Accogliamo positivamente la notizia che a settembre i tassi sono rimasti invariati, ma contestualizziamo questo dato con altri, con la crisi economica, con quella occupazione, con quella politica e tutti insieme questi elementi, ci portano a non essere ottimisti.