(serie tv, stagione 1)
Rete Americana: Cinemax
Creatore: David Schickler, Jonathan Tropper
Cast: Antony Starr, Ivana Milicevic, Ulrich Thomsen, Frankie Faison, Hoon Lee, Rus Blackwell, Matt Servitto, Demetrius Grosse, Trieste Kelly Dunn, Ryann Shane, Daniel Ross Owens, Lili Simmons, Ben Cross
Genere: Azione
La trama in breve: Un uomo torna in libertà dopo aver scontato quindici anni di prigione. Braccato dagli uomini di Rabbit, l’uomo che aveva tentato di rapinare quindici anni prima, si mette sulle tracce della sua compagna e complice Ana, ritrovandosi a Banshee, cittadina della Pennsylvania. Scoperto che Ana si è rifatta una vita, dopo essersi ritrovato in uno scontro a fuoco in cui rimane ucciso Lucas Hood, il neosceriffo di Banshee, l’uomo decide di rubare la sua identità e di fingersi sceriffo.
Dopo l’episodio pilota, abbastanza esagerato ma comunque godibile, avevo deciso di accantonare la serie per un po’. Eh sì, devo ammetterlo, l’episodio pilota della serie, che introduce praticamente tutta la trama narrata, non mi aveva convinto, complici soprattutto delle scene al limite dell’assurdo. Deciso comunque a recuperare gli episodi successivi mi sono ritrovato ad amare veramente questa serie.
Infatti la serie si presenta da una parte come la classica serie action, abbastanza tamarra, con un personaggio principale, interpretato dall’esordiente Anthony Starr (che ricorda vagamente Stephen Amell, l’interprete di Arrow), all’apparenza sbruffone e sicuro di sè, innamorato di una donna che lo ha tradito e che si è rifatta una vita. Ma Sotto questa copertina la serie nasconde uno spessore e soprattutto una sceneggiatura degna dei grandi lavori.
Da una parte il personaggio di Hood porta dentro di sè, ed anche fuori, tutte le cicatrici e le ferite procuratesi durante gli anni di prigionia, che ci vengono magistralmente mostrati in alcuni flashback per farci capire bene il suo passato. Dall’altra parte il suo cuore andrà sempre in una direzione: Ana, interpretata dalla bellissima Ivana Milicevic.
Il tutto è condito da altri personaggi secondari per i quali subito si riesce a sentire una sorta di empatia naturale. Il primo è Sugar Bates, interpretato da Frankie Faison, ex pugile galeotto, ora proprietario di una locanda e miglior consigliere di Hood. Un altro è Job, interpretato da Hoon Lee, un hacker transessuale che riesce oltre a momenti di pura cattiveria a regalare anche momenti di vera e propria ilarità. Ultima, ma non ultima, è Rebecca Bowman, interpretata dalla fantastica Lili Simmons, appartenente alla comunità Hamish di Banshee, ma che nasconde un animo da zoccolona (anzi, non è che lo nasconda proprio bene eh…).
Con un season finale che ha chiuso molte delle storyline presenti e ne ha aperte di nuove, mettendo molta carne al fuoco per la seconda stagione, che, è ufficiale, si farà e andrà in onda ad inizio 2014, la serie è riuscita a ricordare moltissimo lo stile pulp trasportato ai giorni nostri. Sparatorie ai limiti dell’irreale e moltissima azione!
Voto alla prima stagione: 7,5
Voto al season finale: 8+