I will not insist on the fact that an artist felt the impulse of torturing Barbie – namely, grilling her top round and creating on his website a fake Barbie-Q magazine cover plus a couple of videos to underline the event. Because, despite the scary video, the actual work is extremely fine and minimal: an opaline plexiglas rectangle framing a black box where a skewed, silver-plated Barbie waits for you to interact, i.e. get closer and allow a photocell to spin Barbie, slowly hypnotically round and round. Gabriele Pisaneschi aka unlegol, the author, likes to insinuate that a doll/a toy can be alive and bleeding: her Barbie is red inside in fact, and her horizontally sliced hips are a little bit heart-shaped.
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Non sto ad insistere sul fatto che un artista abbia sentito l’impulso di torturare Barbie – per la precisione, di grigliarla e di creare sul suo sito una finta copertina della rivista Barbie-Q più un paio di video per sottolineare l’evento. Perché, a dispetto del video angosciante, l’opera dal vero è molto fine e minimale: un rettangolo di plexiglas opalinato che incornicia una scatola nera dove una Barbie argentata e infilata su uno spiedo aspetta che vogliate interagire, e cioè avvicinarvi e lasciare che una fotocellula inizi a far girare Barbie lentamente ipnoticamente in tondo in tondo. Gabriele Pisaneschi aka unlegol, l’autore, ama insinuare che una bambola/un giocattolo possano essere vivi e sanguinanti; la sua Barbie in effetti è rossa dentro, e la sezione orizzontale dei suoi fianchi è un po’ fatta a cuore.