Andres Iniesta campeggia sull’homepage Barça.
Dal match col Real i bimbi dovranno munirsi di biglietto
VITA TIFOSA (Barcellona, Spagna). La notizia non ha fatto felici i tifosi blaugrana, ma stando a quanto affermato da Sandro Rosell, presidente del Barcellona, l’azione del club si è resa inevitabile: a partire dal Clasico col Real Madrid, anche i bambini fino a 7 anni dovranno entrare al Camp Nou con un tagliando regolarmente acquistato. “Non mi fa piacere dover varare questa regola, ma preferisco mi si accusi di non aver fatto entrare un bambino allo stadio piuttosto che averlo ucciso”.
Rosell l’ha messa giù dura, ma nemmeno troppo: da sempre i baby-tifosi blaugrana accedono allo stadio senza pagare il costo del biglietto, quindi sfuggendo a un monitoraggio da parte delle autorità. Recarsi allo stadio con papà al seguito è una consuetudine sulle Ramblas e già quest’anno il numero di bambini presenti a una partita di campionato ha toccato le 10mila unità nella sfida contro il Getafe. Uno spettacolo bellissimo, certo, ma che potrebbe comportare particolari problemi di sicurezza quando, in Barcellona-Real Madrid, i piccoli sostenitori potrebbero sfiorare le 40mila unità. “Non pretendo che i bambini di 7 anni capiscano, non lo capirei nemmeno io alla loro età – ha dichiarato Rosell – ma in realtà il club applica semplicemente una legge già in vigore nel nostro paese: avere 40mila bambini non monitorati in uno stadio colmo di 140mila persone potrebbe comportare seri rischi per la loro incolumità” ha concluso il numero uno blaugrana.